I due frammenti raffigurano su uno sfondo di paesaggio l'uno due donne intente in una concitata conversazione, l'altro due uomini.
Le due telette furono acquistate dalla collezione di Pietro Mentasti nel 1955. Già nel 1946 Roberto Longhi (cit. in Finocchi Ghersi 2001) ne aveva pubblicata una con l'attribuzione ad Andrea Meldolla detto Andrea Schiavone (Zara? 1510-1515 ca/ Venezia 1563), uno degli esponenti della Maniera veneziana, che caratterizzò le sue opere con il connubio tra l'influsso di Tiziano e quello di marca parmense, più precisamente di Parmigianino, le cui opere erano note in laguna grazie alla circolazione di stampe e disegni. Più tardi i due frammenti furono inseriti nella monografia sull'artista di Francis L. Richardson (1980), che propose per essi una datazione ai primi anni Quaranta del Cinquecento, vicino ad opere quali la Conversione di San Paolo della Fondazione Querini Stampalia di Venezia e l'Adorazione dei Magi dell'Ambrosiana. Di recente Finocchi Ghersi (2001) ha riconfermato la paternità delle due telette allo Schiavone, optando però per una datazione più tarda, agli inizi degli anni Cinquanta, vicino alle tavole eseguite dall'artista per la chiesa dei Carmini a Venezia con l'Annuniciazione, la Natività e l'Adorazione dei Magi, che un recente ritrovamento documentario dello stesso studioso ha precisato essere state eseguite nel 1553.
Finocchi Ghersi L., Schede, in La Galleria Nazionale d'Arte Antica di Trieste. dipinti e disegni, Trieste/ Cinisello Balsamo 2001
Richardson F. L., Andrea Schiavone, Oxford 1980