Madonna con il Bambino in grembo, Santa Caterina d'Alessandria e Santa Dorotea in un paesaggio.
Il dipinto è stato acquisito dalla Galleria Nazionale d'Arte Antica di Trieste nel 1970, in seguito ad una lunga vicenda originata da un'illegale esportazione. E' stato studiato per la prima volta da Lorenzo Finocchi Ghersi (2001), che ha riconosciuto l'origine della tela dall'ampia e ben collaudata bottega di Bonifacio de' Pitati detto Bonifacio Veronese (Verona 1487 ca - Venezia 1553), allievo di Palma il Vecchio a Venezia, dal quale ereditò la qualifica di specialista per le scene di Sacra Conversazione poste nella cornice amena di un paesaggio. Lo studioso è propenso ad attribuire il dipinto di Trieste ad Antonio Palma (Serina 1515 - Venezia post 1575) ed a datarlo tra il 1535-1545, in un periodo antecedente alla fase manierista dell'artista influenzata dal Tintoretto. Il Palma, nipote di Jacopo Palma il Vecchio e padre di Palma il Giovane, alla morte dello zio nel 1528 si trasferì a Venezia dove divenne uno dei maggiori sostegni della bottega, rimasta fiorente sotto la guida di Bonifacio. Finocchi Ghersi riconosce nella tela triestina una vena verista nella descrizione del paesaggio bucolico, un saldo impianto plastico delle figure e un marcato tizianismo che la avvicinano a suo parere ad alcune opere del Palma quali la Sacra Conversazione di Alnwick Castle o l'Epifania della Galleria Estense di Modena.
Finocchi Ghersi L., Schede, in La Galleria Nazionale d'Arte Antica di Trieste. dipinti e disegni, Trieste/ Cinisello Balsamo 2001