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in basso a destra: Popesso
sul retro,in alto su uno scritto stampato relativo all'opera di Popesso intitolato "Popesso Angelo": "Casa Boemo"/ GRADO
sul retro,in alto su uno scritto stampato relativo all'opera di Popesso intitolato "Popesso Angelo": POPESSO
Facciata di casa con finestre, porta d'ingresso e gradini. Dipinto con cornice lignea.
Angelo Popesso partecipò ad una collettiva dei pesaggisti friulani nel 1969 alla Galleria del Girasole. Questa stessa galleria ospitò due retrospettive sulla sua attività nel febbraio 2001 e nel marzo 2002. L'opera già in possesso di Enrico De Cillia nel 1975, forse fu lasciata al gallerista in seguito alla mostra del 1969, anche se il volantino applicato sul retro del dipinto elenca le mostre a cui l'artista partecipa fino all'anno 1972, ma questo foglio stampato potrebbe essere stato incollato a posteriori. Nella metà degli anni Sessanta l'artista realizza una serie di dipinti che rappresentano edifici o facciate di essi. Egli utilizza, oltre che il pennello, il rullo per rendere maggiormente l'idea degli strati di intonaco. Egli predilige edifici vetusti e popolari: sintetizza i volumi e riduce i particolari indirizzando la sua attenzione alla resa degli effetti del tempo sulle superfici murarie. Attraverso un'accurata scelta tonale egli rende le crepe, l'intonaco scrostato, le macchie di muffa presenti su vecchie case dall'aspetto domestico. Di esse sono descritte con inquadrature frontali sezioni di un prospetto in cui compaiono delle finestre quadrangolari, parti di una porta o di un arco, grate e scalini. Popesso predilige colori spenti e nei dipinti prevalgono i grigi ed i verdi. In quest'opera che rappresenta l'ingresso di una semplice casa gradese, la parete è ricoperta da macchie scure ed una crepa si sviluppa in senso verticale. La parte bassa del dipinto è dominata dalla descrizione semplificata delle scale, mentre l'edificio pare animarsi grazie alle finestre colorate, alcune solo accennate, chiuse o sbarrate in opposizione all'uscio aperto. L'artista avvia la sua ricerca pittorica avvicinandosi all'espressione formale del neorealismo: egli predilige i paesaggi, dove le figure sono assenti e dominano le case rurali, nella loro povertà. Tale soggetto si ripropone per tutta l'attività dell'autore che sviluppa nei decenni successivi agli anni Cinquanta, grazie ad un processo di semplificazione delle forme, soprattutto la costruzione dell'immagine attraverso le linee perpendicolari delle architetture.
Marra M., Pinacoteca E. De Cillia di Treppo Carnico. Guida alla lettura di un patrimonio d'arte visiva, Tolmezzo (UD) 2001
Pinacoteca Treppo, Pinacoteca di Treppo Carnico. Donazione del pittore Enrico De Cillia, Treppo Carnico (UD) 1997
Pinacoteca arte, Pinacoteca d'arte contemporanea di Treppo Carnico. Donazione De Cillia, Tolmezzo (UD) 1983
Menichini D., Pinacoteca. 50 opere di Artisti della Regione. Dono di Enrico De Cillia, Treppo Carnico (UD) 1975
Angelo Popesso, Angelo Popesso. Ritorno al Girasole, Udine 2001