L'amico De Cillia, dipinto, Zanini Giuseppe detto Nino Za, XX

Oggetto
dipinto
Soggetto
ritratto d'artista: Enrico De cillia
Autore
Cronologia
1943
Misure
cm - altezza 43, larghezza 38
Codice scheda
OA_51751
Collocazione
Treppo Ligosullo (UD), Treppo Carnico
Palazzo della biblioteca
Museo pinacoteca Enrico De Cillia
Iscrizioni

Enrico De Cillia di tre quarti colto nell'atto di dipingere. Foglio dipinto con cornice e vetro.

Il ritratto venne realizzato nel 1943 periodo in cui Giuseppe Zanini, in arte Nino Za, rientra a Udine dopo il soggiorno berlinese in cui era diventato famoso per le sue caricature a personaggi dello spettacolo su alcune riviste tedesche. Gli anni trascorsi a Udine (1942-1955) sono per lui ricchi di avvenimenti: oltre a continuare la sua carriera di pittore, caricaturista per il "P.U.F." e ritrattista per la borghesia cittadina, lavora come pubblicitario per alcune aziende friulane, apre una galleria d'arte iniziando un'attività che lo porterà a trasferirsi a Roma e si sposa. Il ritratto di De Cillia manifesta l'abilità di Zanini nel cogliere le caratteristiche peculiari della fisionomia del soggetto e di renderle con pochi tratti, asciutti e fluenti sottolineando inoltre, attraverso l'accentuazione di certi particolari e l'aggiunta di qualche oggetto o capo d'abbigliamento, l'interiorità del personaggio. Questo ritratto per la sintesi formale risente dell'opera di caricaturista di Zanini che qui si firma con il suo cognome e non con lo pseudonimo con cui era celebre a Berlino e in ambito nazionale. Egli attraverso pennellate di bianco e nero su un foglio dalla tinta calda plasma il volto definendo i lineamenti con un segno sottile e scuro e dando volume per mezzo di tocchi di colore chiaro che si rapportano con le parti lasciate vuote del foglio per rendere gli effetti chiaroscurali del degradare dei piani. Il resto del corpo è solo abbozzato con pennellate in cui il colore è estremamente tirato, ma sufficiente a disegnare la spalla e la mano che regge il pennello. De Cillia è colto, quasi interrotto, durante il suo lavoro, con un camiciotto: viene così chiarita la sua professione. Il volto è serio, attento, con le sopracciglia fortemente arcuate in un piglio severo, quasi scontroso. Sul volto si sofferma l'attenzione di Zanini, soprattutto nella resa dello sguardo con le pesanti palpebre. Attraverso questo sguardo Zanini cerca di trasmettere con sincerità e immediatezza la volontà che anima il pittore e la profondità del suo lavoro con un atto di stima per la difficile professione che egli, in prima persona, conosceva bene.

BIBLIOGRAFIA

Collezione museo, Dalla collezione al museo. Opere scelte dalla pinacoteca De Cillia di Treppo Carnico, Trieste 2002

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Pinacoteca arte, Pinacoteca d'arte contemporanea di Treppo Carnico. Donazione De Cillia, Tolmezzo (UD) 1983

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