La casa di Anzil, dipinto, Devetta Edoardo, XX

Oggetto
dipinto
Soggetto
veduta
Autore
Devetta Edoardo (1912/ 1993)
Cronologia
1950
Misure
cm - altezza 35, larghezza 60
Codice scheda
OA_51731
Collocazione
Treppo Ligosullo (UD), Treppo Carnico
Palazzo della biblioteca
Museo pinacoteca Enrico De Cillia
Iscrizioni

dipinto con cornice

L'opera venne probabilmente realizzata in una delle visite di Devetta all'amico Anzil che risiedeva a Tarcento. Ne sono prova anche altri dipinti posteriori come "Campo sportivo a Tarcento"(1955) o "Paesaggio a Tarcento"(1956). Il legame con Anzil è documentato anche dalla vicinanza di Devetta al gruppo di artisti del Manifesto per un'Arte Classica Moderna di cui Anzil era un firmatario, e con cui il pittore triestino espose nel 1946 alla Galleria Bergamini di Milano. La composizione nella semplificazione geometrica dei volumi delle case e nella struttura di linee ortogonali determinate dai pali e dai tronchi degli alberi in contrapposizione all'andamento longitudinale della strada e della scansione dei piani risente di modelli cezanniani elaborati attraverso una tavolozza cromatica vicina alle forme espressive dei Fauves. Negli anni Cinquanta egli dipinse soprattutto dei paesaggi di sviluppo orizzontale dove case, capanne, staccionate sono messe in relazione con elementi naturali, alberi, cespugli e prati resi con pennellate evidenti stese in modo veloce per mezzo di un pennello ampio. L'attività di Devetta venne presentata con due mostre personali nel 1956 e nel 1963 alla Galleria del Girasole dove espose anche nel 1963 in una collettiva.

BIBLIOGRAFIA

Collezione museo, Dalla collezione al museo. Opere scelte dalla pinacoteca De Cillia di Treppo Carnico, Trieste 2002

Marra M., Pinacoteca E. De Cillia di Treppo Carnico. Guida alla lettura di un patrimonio d'arte visiva, Tolmezzo (UD) 2001

Pinacoteca Treppo, Pinacoteca di Treppo Carnico. Donazione del pittore Enrico De Cillia, Treppo Carnico (UD) 1997

Edoardo Devetta, Edoardo Devetta dall'iconismo all'informale nella Trieste del secondo dopoguerra, Trieste 2003