Sulla banchina di un porto è attraccata una nave sulla quale sta salendo un uomo visto di spalle, mentre alcuni marinai lavorano sul ponte dell'imbarcazione. In primo piano a sinistra una donna in piedi e un uomo seduto su una bitta. Sullo sfondo il mare è inondato dalla luce del tramonto.
Esistono tre versioni di questa scena del "capitano che sale sul ponte di uno dei vaporetti che facevano servizio di cabotaggio fra Trieste e le cittadine dell'Istria" (Saba 1946), la terza delle quali, probabilmente quella definitiva, fa parte di un quadrittico intitolato "Tramonti" (collezione privata), citato nel 1923 da Dario de Tuoni sulla rivista "Crepuscolo". Si può ritenere pertanto che tutti e tre i lavori, e perciò anche questo in esame, appartengono ai primi anni di vita a Trieste di Bolaffio, che vi si era trasferito nel 1921 da Gorizia e che aveva trovato nella vita quotidiana del porto triestino il suo campo di osservazione abituale.
Masau Dan M., Schede, in Museo Revoltella Trieste. La donazione Kurländer, Trieste 2005
Vittorio Bolaffio, Vittorio Bolaffio: disegni e dipinti, Venezia 1999
Montenero G., Catalogo, in Vittorio Bolaffio 1883-1931, Trieste 1975
Saba U., Ritratto di un pittore. "Io sono alla retroguardia", in Il nuovo Corriere della Sera, Milano 1946/10/03