Don Giacomo, dipinto, Bront Luigi, XX

Ritratto in primo piano del fratello parroco di Luigi Bront. L'ecclesiastico è vestito con abiti scuri e un cappello nero che mettono ancor più in risalto i pastosi chiaroscuri che si formano sul viso. Dipinto con cornice e vetro.

Luigi Bront è ricordato come artista impegnato ad indagare i vari generi della pittura, dal paesaggio, alla natura morta, dall’arte sacra al ritratto. In quest’ultima forma espressiva si esprime con moduli di tarda ascendenza ottocentesca, al solido impianto realistico si associa sempre l’attenzione e l’ammirazione per la pittura del Seicento, in particolare di quello Olandese, che trova in Rembrandt il suo maestro. A questa scuola lo lega l’attenzione e la cura per il dettaglio individuato dal colpo di luce e dal valore chiaroscurale. In Don Giacomo emerge con forza, oltre al pregevole impasto coloristico che con pennellate precise definisce i tratti del viso, la capacità dell’artista di cogliere e di penetrare la psicologia del personaggio ritratto. Il suo rispetto del modello è reale, non concede nulla ad abbellimenti e sublimazioni.