Il vecchio e il nuovo mondo, dipinto

Oggetto
dipinto
Soggetto
figure maschili a monocromo e oggetti
Cronologia
1927
Misure
cm - altezza 81.3, larghezza 115
Codice scheda
OA_50645
Collocazione
Pordenone (PN)
Palazzo Ricchieri
Museo civico d'arte di Pordenone
Iscrizioni

Al centro della composizione sono posti due uomini in abito e aspetto ottocentesco: uno si appoggia a un basso tavolino, l'altro siede al contrario su una sedia. Sulla sinistra è posto un busto di Socrate, sulla destra una corta geografica stilizzata dell'Europa.

L'opera fa parte di un nucleo di dipinti, disegni e stampe che furono di proprietà dell'ingegner Roberto Ruini ed entrarono nelle raccolte civiche con il nome di Collezione Ruini-Zacchi. Gli eredi dell'ingegner Ruini donarono tale collezione all'associazione "La Nostra Famiglia" dalla quale il Comune di Pordenone con un contributo della Regione la acquistò attraverso un iter iniziato nel 2000 e concluso nel 2002. Le opere della collezione, già in comodato presso il museo, vennero presentate al pubblico nel 1999 con una mostra a Pordenone. L'opera è datata 1927, anno cui risalgono i primi dipinti di Savinio. L'interesse per la pittura faceva seguito a quello per la letteratura e per il teatro, tanto che Savinio nei primi anni dieci aveva composto tre balletti. La struttura compositiva di quest'opera rivela la consuetudine con la rappresentazione sul palcoscenico: le due figure maschili, che sembrano intente a interpretare personaggi convenzionali, sono poste al centro di un palco inquadrato da quinte simmetriche. La forma approssimativamente ottogonale della pedana ricorre in numerose opere dello stesso periodo. La lettura del dipinto segue uno svolgimento cronologico da sinistra a destra: il busto di Socrate (già nei Philosophes dello stesso anno) rappresenta l'antichità classica, le due figure al centro alludono ad un passato personale e recente (una di esse riproduce le fattezze del padre dell'artista, ritratto in una posa simile lo stesso anno). La carta geografica infine sembra alludere a un ipotetico futuro. Nella carta infatti, in cui si riconosce un'Inghilterra smembrata, sembra anticipare una possibile evoluzione della deriva dei continenti.

BIBLIOGRAFIA

Collezione Ruini, La collezione Ruini per la galleria d'arte moderna, Trieste 2003

Vivarelli P., Alberto Savinio: catalogo generale, Milano 1996

Alberto Savinio, Alberto Savinio: pittore di teatro, Milano 1991

Alberto Savinio, Alberto Savinio, gli anni di Parigi, dipinti 1927-1932, Milano 1990

Fonti D./ Fagiolo M./ Vivarelli P., Alberto Savinio, Roma 1978