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cartellini sul retro: Corneille Van Poelenburg sec. XVII La bagnante, dipinto su tavola, 29x25
retro: 10, 31, 414, M.M 6733/137 SAI, La bagnante, DR, DF
La ninfa, nuda, con capelli biondi raccolti dietro la nuca, sta dormendo appoggiando la testa sul braccio sinistro, mentre il destro è a penzoloni. E' seduta su una sedia con alto schienale, ricoperta da un manto rosso e da uno bianco. Dietro, sulla destra, compare il mezzobusto di un satiro, con pizzetto e orecchie a punta e con accanto una cornucopia. Questi la osserva voglioso. La scena si svolge in una radura, con alcuni ciuffi di fiori, un grande albero frondoso sullo sfondo e uno scorcio d'azzurro sulla sinistra.
L'iniziale inventariazione della Soprintendenza attribuisce l'opera al pittore olandese. La prima attribuzione ufficiale a Cornelis Van Poelenburg risale però al Bergamini, che riconosce il pittore per il classicismo di quest'opera. Ci sembra opportuno però identificare il soggetto dell'opera no n come una bagnante generica, ma come "Ninfa con satiro" o "Antiope con sa tiro", in quanto sono presenti tutti gli attributi necessari per sostenere tale ipotesi. La presenza del drappo bianco e del drappo rosso potrebbero essere un rimando voluto dall'artista alla pittura di Giorgione e Tiziano (si pensi alla Venere di Dresda). La cornice non è coeva al dipinto, ma ottocentesca. Comunque è un pezzo pregevole. Sono presenti inoltre alcuni bolli in ceralacca, su uno dei quali è leggibile uno stemma con un cigno.
Quadreria Brandis, Quadreria de Brandis. Catalogo delle opere, Udine 1990