dipinto, Solimena Francesco, XVII/ XVIII

Oggetto
dipinto
Soggetto
sant'Antonio da Padova risana un infermo
Autore
Solimena Francesco (1657/ 1747) - attr.
Cronologia
1690 ca. - 1710 ca.
Misure
cm - altezza 48, larghezza 70
Codice scheda
OA_32521
Collocazione
San Giovanni al Natisone (UD)
Villa de Brandis
Museo pinacoteca comunale di Villa de Brandis
Iscrizioni

La scena, piuttosto concitata, si svolge in uno stanzone, di cui si vedono le pesanti porte sullo sfondo. Si può dividere in due parti: a sinistra Sant'Antonio, in piedi, con saio marrone, con alle spalle un cherubino sulle nubi che regge in mano un giglio. Ai suoi piedi un uomo con barba e capelli bianchi, veste blu e manto rosso, è inginocchiato con le mani conserte al petto. Dietro di lui due uomini con cappuccio bianco in testa sono inginocchiati in preghiera. Dietro si intravedono altri tre personaggi che sembrano commentare il fatto e osservano con curiosità. A destra c'è un uomo ammalato, nudo, ricoperto da un panno bianco anche in testa e con le mani legate. Ha già i piedi dentro una fossa e osserva il santo. Dietro di lui un uomo a torso nudo sta tirando un lembo di un panno posto sotto l'infermo. Dietro questo gruppo, un uomo barbuto con bastone, veste rossa e mantello giallo, tende una mano verso l'infermo come a voler aiutarlo ad alzarsi. Dietro ancora compare la testa di una donna con un bambino in braccio. In basso c'è un cane. Al centro della composizione, tra i due gruppi, una donna inginocchiata si sta asciugando le lacrime col mantello. Sbuca anche la testa di un altro personaggio. Nella porta aperta sullo sfondo si stagli un cavaliere a cavallo con in mano una bandiera rossa.

Nell'inventario della Soprintendenza l'opera è attribuita all'ambito del Solimena ed è dubitativamente collocata nel secolo XVIII. Il primo ad attri buire l'opera al napoletano Francesco Solimena è stato il Bergamini, che sottilinea inoltre l'impatto emotivo del soggetto raffigurato per "l'intensità chiaroscurale che conferisce plastico modellato alle figure". L'opera risulta essere un bozzetto preparatorio per qualche tela di dimensioni più ragguardevoli e probabilmente destinata ad essere inserita in qualche soffitto (per la particolare forma del bordo del dipinto e per la ricerca di profondità della scena).

BIBLIOGRAFIA

Quadreria Brandis, Quadreria de Brandis. Catalogo delle opere, Udine 1990