La festa della mietitura dell'orzo, dipinto, Mitri Ernesto, XX

Oggetto
dipinto
Soggetto
festa della mietitura dell'orzo
Autore
Mitri Ernesto (1907/ 1978)
Cronologia
1959/12/12 post - 1960/ 05/ 06 ante
Misure
cm - altezza 150, larghezza 600
Codice scheda
OA_29963
Collocazione
San Vito al Tagliamento (PN)
Palazzo Tullio Altan
Collezione privata Altan Renzo
Iscrizioni

in basso a sinistra: E Mitri /1960

Il pannelllo decorativo è formato da tre elementi in paniforte smontabili e dipinti ad olio. Da sinistra a destra in tinte chiare e leggere sono rappresentate tre scene : 1) mietitori e due innamorati seduti all'ombra di un gelso davanti a una tovaglia con boccali di birra 2) il ballo sotto il brear 3) il trasporto del carro della birra.

Dopo il pannello eseguito nel 1955 per la Birreria Moretti di fronte alla stazione, Lao Menazzi Moretti affidò a Mitri anche la decorazione della Birreria di piazzale XXVI Luglio, ubicata nei locali accanto allo stabilimento, ristrutturati nel 1925 da Ettore Gilberti. Tale ristrutturazio fu eseguita in occasione del centenario di fondazione dello stabilimento Moretti. Mitri presentò a Lao Menazzi Moretti il preventivo nel dicembre 1959 (Preventivo, Udine 12/12/1959), che sostituiva quello in data 4/12 che non comprendeva il prezzo dei paniforti. L'ultimo preventivo comprendeva il pannello decorativo da realizzare come quello precedente su paniforti smontabili, un pannello decorativo ad olio su paniforte per la parete del focolare raffigurante "un motivo di maschere friulane e birra, orzo e luppolo" successivamente abolito, un pannello decorativo ad olio su paniforte raffigurante "Gambrinus" re della birra tra le mietitrici, tre bozzetti ad acquerello. Il pannello schedato era destinato alla nuova sala della Birreria e fu pagato lire 500.000. Dalla fattura presentata da Mitri il 6 maggio 1960 si evince che la decorazione della birreria, dapprima pensata solo con pannelli dipinti, era stata integrata da Mitri con i disegni per le maschere, i buongustai della birra e lo stemma della birra scolpiti in tiglio da Pietro Milan. Il pannello raffigura la Festa della mietitura dell'orzo, un ingrediente essenziale per la preparazione della birra. Se ne può tracciare tutto l'iter progettuale attraverso il bozzetto e diversi schizzi preparatori conservati nell'archivio del pittore. In particolare tre schizzi, a matita grassa su carta, sono simili al pannello realizzato, anche se l'ordine delle scene è talora cambiato: 1) schizzo a matita grassa su carta, 22x64,5; 2) schizzo a matita grassa su carta, 21,5x64,5; 3) schizzo a matita grassa su carta, 21,5x64,5. Il pannello si può dividere in tre scene; il primo a sinistra raffigura due innamorati sotto l'ombra dei gelsi e tra le mietitrici, simili a quelle raffigurate nel mosaico del bar Delser, la scena centrale rappresenta il ballo sotto la tettoia e l'ultima a destra rappresenta il trasporto dei fusti di birra su un carro. Sullo sfondo Mitri rappresenta il paesaggio friulano, cui spesso si ispirò, e una rappresentazione dello stabilimento Moretti di viale Venezia, un soggetto che fu disegnato dal pittore e sbalzato su rame dalla ditta Tremonti. Il carro della birra è ispirato a una serie di cartoline dell'Oktober Fest, che furono fornite al pittore proprio da Lao Menazzi Moretti. Nell'ultima scena a sinistra compare sotto le spoglie di un cacciatore la figura del bevitore di birra con i baffi, che costituisce il logos della birra Moretti. A giudicare dai numerosi disegni dell'archivio Mitri che ritraggono un vecchio si potrebbe ipotizzare da parte dell'artista uno studio sul tema. Nel 1968 Ernesto Mitri realizzò infatti per la ditta Moretti una serie di bozzetti pubblicitari. E' singolare notare come l'immagine del vecchio bevitore compaia numerose volte negli schizzi e negli album del pittore, che si dilettava a riprendere i suoi soggetti nelle osterie e nei luoghi di lavoro. In particolare l'immagine del vecchio con i baffi e il cappello è molto simile allo schizzo dal vero del nonno Antonio, datato al 1927. Come Mitri ebbe modo di annotare tra i suoi appunti le scene dovevano essere illustrate "con tinte leggere, di spirito espressivo caricaturale e moderno" nel consueto stile figurativo del periodo, caro a Mitri e gradito al pubblico.

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BIBLIOGRAFIA

Ernesto Mitri, Ernesto Mitri Graffiti e decorazioni, Pasian di Prato (UD) 2000