Parte figurata circolare, al centro dello sfondato si staglia la figura di San Michele arcangelo con una corazza e la spada fiammeggiante, con cui guida le schiere angeliche che lo circondano su nubi alla battaglia contro il demonio. In basso gli angeli ribelli assumono aspetti demoniaci che simboleggiano la loro scelta a favore del male.
Il dipinto raffigurante San Michele fa parte della raccolta di bozzetti appartenenti a Francesco Barazzutti, passati in eredità alla sua morte nel 1918 al figlio Giuseppe e alla morte di quest'ultimo al nipote. Francesco Barazzutti (1847-1918) fu titolare di una famosa bottega gemonese di decorazioni sacre attiva nell'Impero Austro Ungarico e in Friuli. Soggiornò a Graz (1876-1887), operò nel salisburghese (1883) e a Badgastein (1890) venendo in contatto con i grandi impresari Giacomo Ceconi di Montececon e Angelo Comini. L'iconografia religiosa inserisce il bozzetto nei dipinti realizzati dalla bottega di Francesco Barazzutti nelle chiese friulane. La datazione del bozzetto è posta tra il 1900 e 1914 quando Francesco Barazzutti e la sua bottega composta di cinque lavoranti decorò numerosi edifici religiosi in Friuli. Egli si inserì nella tradizione dei pittori gemonesi di edifici religiosi alternando ai modelli rinascimentali, adottati nel bozzetto, a riprese rococò e decori neogotici sensibili alla pittura purista. Il bozzetto veniva proposto ai vari committenti e se accettato era sviluppato in disegni a spolvero per l'esecuzione delle decorazioni ad affresco o più comunemente a tempera su intonaco con ritocchi a secco. Anche se numerose furono le botteghe dei pittori gemonesi operanti in gran parte nei paesi dell'Impero Austro Ungarico, pochi sono i bozzetti ancora esistenti. Oltre ai bozzetti l'erede del pittore possiede anche numerosi disegni di Francesco Barazzutti. Tra di essi un disegno (cm. 40x35) raffigurante San Michele stante con l'annotazione "studi per figure da dipingere su una volta" che potrebbe riferirsi al bozzetto schedato che potrebbe essere una libera interpretazione dell'iconografia della Caduta degli Angeli di Frans Floris (1544). Nell'Apocalisse san Michele è colui che conduce gli altri angeli nella battaglia contro il demonio, rappresentato da un drago che qui è sconfitto a terra. Alcuni angeli assumono connotazioni orrende e demoniache segno della scelta di ribellarsi a Dio. San Michele è rappresentato con la spada fiammeggiante e l'armatura.
Giuseppe Barazzutti, Giuseppe Barazzutti. La bottega d'arte, Mariano del Friuli (GO) 1994
Merluzzi F., Pittori emigranti nell'impero e l'artista Giuseppe Barazzutti, in Puje Pore Nuje, Brescia 2002, n.21
Merluzzi F., Pittori emigranti nell'impero e l'artista Giuseppe Barazzutti, in Puje Pore Nuje, Brescia 2002, n.21
Marchetti G., Il nuovo soffitto, in Santuario di Ribis, Reana del Rojale (UD) 1963