Nevicata a Sauris di Sopra, dipinto, Barazzutti Giuseppe, XX

Oggetto
dipinto bozzetto
Soggetto
veduta invernale di Sauris di Sopra
Autore
Barazzutti Giuseppe (1890/ 1940)
Cronologia
1921 ca.
Misure
cm - altezza 18.1, larghezza 19.3
Codice scheda
OA_29865
Collocazione
Gemona del Friuli (UD)
Collezione privata

Sotto una fitta nevicata indicata dai punti eseguiti con la punta del pennello, si nota lo scorcio di una strada del paese con un grande edificio sulla destra dotato di timpano coperto da un mantello di tavole. Sulla destra si notano due edifici semicoperti di neve.

Il bozzetto fa parte di una serie di opere realizzate a Sauris negli anni 1920, 1921 e 1922 durante i soggiorni trascorsi in compagnia dell'amico pittore Giovanni Napoleone Pellis, è datato dal proprietario al 1921 ca. Come scrive Franca Merluzzi (Merluzzi, 1994, 93) i due pittori erano legati da uno stretto rapporto di amicizia e condividevano l'interesse per l 'ambiente montano tanto da cimentarsi spesso negli stessi soggetti e nelle stesse inquadrature. Lo studio fa parte di una serie di rilievi, eseguiti dal vero, in cui Giuseppe Barazzutti raffigurò le case saurane. (Merluzzi, 1994,92-97) I dipinti sono molto meno numerosi di quelli eseguiti a Forni di Sotto e non sembrano essere motivati da un preciso intento di documentazione etnografica. Come osserva Franca Merluzzi ciascun dipinto può essere considerato un'opera autonoma e non rimanda necessariamente a un quadro realizzato. (Merluzzi, 1994, 92) Il bozzetto mostralo scorcio di una strada del paese, sulla sinistra si pone quella che sembra una casa a destinazione mista, con timpano coperto da un mantello di tavole. Sulla destra si trovano edifici più bassi semicoperti di neve. Come osserva Franca Merluzzi, il bozzetto fa parte di una serie di inquadrature delle vie del paese raffigurate con scorci di case "giocando sul contrasto tra parti illuminate dal sole e zone in ombra poste in primo piano". (Merluzzi, 1994, 93) Come nel dipinto Motivo di Sauris (scheda n. 104952) si forma così un canale ottico che conferisce profondità al dipinto. Il bozzetto è di formato ridotto poiché fu eseguito dal vero in esterno come suggerisce la spontaneità nell'esecuzione e l'uso dei colori. (Merluzzi, 1994, 92) Nelle opere degli anni Venti gli impasti cromatici stesi a spatola hanno una concretezza materica ben evidente nel dipinto schedato, dove i colori sono accostati secondo le teorie divisioniste di Segantini, fatte proprie anche da Pellis. Per rendere l'effetto della nevicata Barazzutti usa la tecnica del pointillisme evidenziano i fiocchi di neve con la punta del pennello. (Merluzzi,1994, 93) Nonostante manchi la firma, l'attribuzione a Giuseppe Barazzutti è assolutamente certa poiché si conoscono le circostanze in cui l'opera è entrata a far parte della collezione. Il dipinto è stato schedato da Franca Merluzzi in occasione della mostra Un pittore a Sauris. Giuseppe Barazzutti con il numero 1.39 nella sezione 1 Pittura. Vedute e paesaggi.

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BIBLIOGRAFIA

Giuseppe Barazzutti, Giuseppe Barazzutti. La bottega d'arte, Mariano del Friuli (GO) 1994

Merluzzi F., Pittori emigranti nell'impero e l'artista Giuseppe Barazzutti, in Puje Pore Nuje, Brescia 2002, n.21

Merluzzi F., Pitors a Glemone, in Glemone, Udine 2001

Merluzzi F./ Bucco G., Il gemonese Giuseppe Barazzutti veratile artista tra sacro e profano, in Ce Fastu?, Udine 1993, n.1, LXIX

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