decorazione musiva, Ciussi Carlo, Scuola Mosaicisti del Friuli

Oggetto
decorazione musiva
Soggetto
non figurativo
Autore
Cronologia
2003
Misure
m - altezza 2, larghezza 6
Codice scheda
OA_28950
Collocazione
Udine (UD)
Scuola primaria Antonio Friz

Rettangoli di vari colori e con piccole variazioni di inclinazione sono disposti su due file in verticale. Le tessere, in prevalenza smalti oltre ad altri materiali naturali, sono state posate direttamente.

L’Amministrazione indisse un concorso il 18 agosto del 2003 applicando la formula dell’invito. Furono proposti i nomi di Carlo Ciussi, Giancarlo Venuto e Nane Zavagno ai quali venne richiesto un mosaico realizzato con materiale a scelta su un pannello, in modo da essere rimovibile, le cui misure potevano variare tra uno e due metri d’altezza e sei o sette di larghezza. La sua estensione era determinata dalla posizione che avrebbe dovuto occupare all’interno dell’atrio sulla parete a sinistra dell’ingresso, quella frontale all’imbocco del corridoio che conduce alle classi, tra una fila di piccole finestre quadrate e la base della copertura lignea. La cifra a disposizione ammontava a 32.000,00 euro ed il tema era così stabilito: «il colore come elemento educativo e ludico nella scuola moderna». Nel verbale di gara si apprende che al concorso parteciparono soltanto Ciussi e Venuto. La commissione rispondeva ai requisiti della legge 352/1997 e i due membri nominati dall’Amministrazione erano l’artista Giuseppe Zigaina e la direttrice della Galleria d’Arte Moderna di Udine Isabella Reale. Venne scelto il bozzetto di Ciussi poiché, si legge nella determina di affidamento dell’opera, aderente nella modulazione del colore a ciò che esigeva il bando, inoltre si riteneva che il mosaico si sarebbe ben armonizzato con il contesto architettonico, stimolando gli alunni della scuola ad «un uso creativo del linguaggio cromatico». Comunicato l’incarico all’artista in ottobre, entro sessanta giorni, secondo contratto egli terminò l’opera, tanto che al gennaio 2004 risalgono le pratiche per il pagamento, successive quindi al certificato di nullaosta della Soprintendenza (Documentazione: ASU, cartolare 7/ 1263; ACU, Dipartimento infrastrutture/ servizio edilizia 1. Unità semplice istruzione 2. Nuova scuola elementare del PEEP EST (opera 2315).Per il bozzetto ASM, cassettiera A 22, inv. 870).Il mosaico realizzato dalla Scuola mosaicisti di Spilimbergo che ne conserva il bozzetto a tempera, è montato su un pannello ligneo di circa dodici metri quadrati e si sviluppa in senso orizzontale occupando quasi tutta la lunghezza della parete. Ciussi dispose su due file dei moduli rettangolari di colori diversi che si ripetono variando di pochi gradi la loro inclinazione. L’artista meditò sulla forma geometrica del rettangolo: le dimensioni del supporto e le liste sovrapposte evidenziano l’andamento orizzontale a cui si oppone la forma verticale e scomposta dei listelli che, grazie alle differenti cromie e all’andamento irregolare, imprimono alla composizione movimento e vivacità. I colori accesi e casualmente accostati creano un effetto ottico di rilievi e rientranze, accentuato dalle tessere difformi di marmo, pietra e smalti che rendono la superficie vibrante alla luce proveniente dall’alto, dalle finestre dal basso e lateralmente dalla porta d’ingresso. La regolarità è così scardinata in favore di un dinamismo ordinato, facilmente comprensibile nella sua struttura e accattivante agli occhi dei piccoli fruitori sia per i colori che per quelle minime variazioni dei rettangoli allineati. Il modulo della fascia verticale è presente nella pittura di Ciussi della seconda metà degli anni Settanta, dove egli elaborò delle strisce che si interrompono prima di raggiungere i bordi della tela. La componente ritmica e l’importanza data al colore con cui si ripetono dei segni identici caratterizza però la ricerca degli anni Novanta. Abbandonata la disposizione casuale sulla superficie dei segmenti riproposti in due cromie, si evidenzia qui attraverso la forma del rettangolo che ricorre in tutta la produzione pittorica per i molteplici rapporti che si possono instaurare tra i suoi lati, una progettazione dello spazio . Seppur incasellati, gli elementi ridotti a campi colorati risentono ancora di quella libertà e dinamicità con cui nel decennio precedente l’artista conduce l’iterazione di un modulo: i lati delle figure non sono infatti paralleli e la scelta dei colori crea dei richiami interni alla composizione. Carlo Ciussi iniziò a collaborare con il centro di Spilimbergo nel 1954 quando partecipò al concorso di pittura applicata al mosaico. Da allora, grazie anche all’amicizia con Fred Pittino, ha tradotto in questa tecnica molte delle soluzioni pittoriche a cui è giunto nel corso della sua ricerca espressiva astratta. Ne è una prova anche il pannello musivo collocato nella mensa del polo scientifico dell’università di Udine presso la facoltà di scienze e tecnologie chimiche. Il mosaico d'altronde è segno e colore e ben interpreta i valori dell’arte di Ciussi: la ripetizione, il dinamismo, le forme modulari, le relazioni simmetriche, la scelta cromatica che definisce il ritmo delle sequenze e evidenzia la contrapposizione del cerchio, del quadrato, della pura linea L’opera oltre a sviluppare il tema richiesto, si inserisce perfettamente nel contesto architettonico e propone un linguaggio immediatamente apprezzabile dagli alunni della scuola. Inoltre, rispetto agli interventi degli anni Sessanta o Settanta, entra nello spazio interno della scuola, quindi è soggetto alla visione diretta di chi davvero usufruisce dell’edificio. Questi elementi fanno supporre da parte dell’Amministrazione comunale una sensibilità diversa nei confronti di queste opere d’arte “obbligate”.

BIBLIOGRAFIA

Scuola Mosaicisti del Friuli, Mosaici in Friuli Venezia Giulia. Guida catalogo alle opere musive, Spilimbergo (PN) 2011