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in basso a destra: F. De Rocco/ 16 Dicembre 1956
S. ALOISI (2001, pp. 88-89) di quest'opera scrive "nel Reduce o ritorno da mutilato dipinto ad affresco nella Casa del Mutilato di San Vito al Tagliamento Federico De Rocco si esprime in pieno stile Novecento. Non si tratta, però, di opera linguisticamente attardata, bensì di una consapevole scelta espressiva che vede la sua pittura entrare in piena sintonia col soggetto commissionatogli. L'opera, che per certi versi si apparenta con noti capisaldi del Novecento, si veda, ad esempio, il Carrà de Le figlie di Loth, si esplica in un sentire monumentale e cromie che direttamente richiamano alla memoria il Rinascimento toscano. La scena è dispiegata con senso pacato, sereno, ed anche il triste ritorno della persona invalidata è descritto con la dignità propria dei semplici, senza alcuna enfaticità o sentimento retorico. All'interno della composizione, costruita con notevole padronanza spaziale, s'innestano una serie di gustosi particolari. se ne osservino, a titolo esemplificativo, i volti dei fanciulli, il cane che s'innalza sulle zampe posteriori verso il padrone ritornato e il delizioso inserto offerto dalle due colombe colte all'ingresso del loro ricovero".
Aloisi S., Federico De Rocco (1918-1962) Dietro le fresche immagini di una vecchia vita, San Vito al Tagliamento (PN) 2001