in basso a destra: L. ZUCCHERI
In primo piano è descritto un alberello con poche foglie lanceolate ed un merlo, dalle piume scure macchiate di bianco che alza lo sguardo verso un cielo in movimento. Il paesaggio sul fondo è appena delineato: alcune case chiare e una vegetazione spoglia e rada.
Quest'opera è un esempio del seducente universo figurativo di Luigi Zuccheri in cui gli animali del suo bestiario, comparse ignare e stupite, sono immersi in scenari metafisici e surreali e animano teatrini di rappresenta zione della "favola della vita". I riferimenti storici ed estetici di questa originale pittura vanno ricerc ati nel Manierismo (nei capricci secenteschi) e nella prima età barocca. Dai pittori veneti del passato, inoltre, apprende le tecniche pittoriche; e gli è sempre alla ricerca di nuove ricette e di antiche alchimie che "si oppongano all'appiattimento stilistico determinato dai prodotti per artisti di fabbricazione industriale e da un diffuso disinteresse per la tecnica" (Vallese G. 1985 p. 86). Il dipinto è stato pubblicato in un catalogo di una mostra del 1958: questo è un prezioso temine cronologico per l'opera.
Collezione Arte Provincia Udine, La colezion d'Art de Provincie di Udin. La collezione d'Arte della Provincia di Udine, Udine 2009
Provincia arte, La Provincia e l'arte. 100 opere di pittura e scultura del '900 di proprietà dell'Amministrazione provinciale di Udine, Udine 1988