Nella parte superiore della tela, tra vaporose nuvole e cherubini, siede la Madonna del Carmine dal dolce sembiante e dal delicato incarnato, che regge tra le mani lo scapolare. Ai suoi piedi la mezzaluna, antico simbolo di castità. In basso, a sinistra, un giovane Sant'Osvaldo dai lunghi capelli biondi contempla la Vergine. Porta sul capo la corona regale e indossa sul corpo plastico l'armatura, tanto delicata da sembrare una veste trasparente, e un manto. Regge nella mano destra la palma del martirio e solleva con gesto aggraziato la sinistra, sulla quale si sta appollaiando il corvo. Ai suoi piedi giace a terra lo scettro. Sant'Antonio da Padova, a destra, tiene in braccio con estrema delicatezza Gesù Bambino. Ai suoi piedi sono appoggiati a terra il giglio, un teschio e un libro, suoi consueti attributi. Tra i due santi si intravede in lontananza, immerso nella luce, un ameno paesaggio.
Goi P., La pittura. Per una storia dell'immagine religiosa, in La pittura. Museo Diocesano d'arte sacra, Pordenone 2005, II
[Bergamini G.], Guida Artistica del Friuli Venezia Giulia, Passariano di Codroipo (UD) 1999
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