dipinto, ambito veneto, XVIII

Oggetto
dipinto
Soggetto
sant'Orsola riceve gli ambasciatori
Ambito culturale
ambito veneto
Cronologia
1711 ca.
Misure
cm - altezza 321, larghezza 210
Codice scheda
OA_23466
Collocazione
Gorizia (GO)
Musei Provinciali di Borgo Castello
Musei Provinciali. Museo della moda e delle arti applicate

L'episodio fa parte della Leggenda di Sant'Orsola: in questa scena si assiste all'accoglienza da parte della vergine degli ambasciatori che recano la richiesta di nozze. Ella accetterà la proposta a condizione di poter effettuare prima un pellegrinaggio, nel corso del quale incontrerà il martirio. Al centro della stanza, in cui sono visibili una porta e una struttura a baldacchino riccamente decorata, la santa riceve gli ambasciatori che giungono da destra con indosso abiti romani; alle sue spalle si scorgono due ancelle, mentre in primo piano a destra è visibile un bambino con gorgiera. In alto compare la colomba dello Spirito Santo.

La collocazione originaria dell'opera era all'interno del coro della perduta chiesa conventuale (edificata tra il 1678 e il 1683 e distrutta durante la prima guerra mondiale). L'opera, uno dei sei grandi quadri citati in una nota di pagamento del 1711 (Geroni 2001, p. 97), è citata nella Cronaca del 1718 di Suor Giovanna Lanthieri che, in occasione della celebrazione per il primo centenario della fondazione del Monastero delle Orsoline in Bordeaux, descrive l'interno della Chiesa allestito riccamente per l'occasione (il documento è citato da Cossar, 1948, p. 122). Come nelle altre opere del ciclo eseguite dal medesimo pittore, risulta evidente il riferimento alla cultura figurativa veronesiana, rintracciabile, in questo caso, nel felice episodio del bambino con cane.

BIBLIOGRAFIA

Geroni L., La chiesa di carta. Vicende costruttive tra Sei e Settecento, in Il monastero di Sant’Orsola a Gorizia. Trecento anni di storia ed arte, Milano 2001

Cossar R.M., Storia dell'arte e dell'artigianato in Gorizia, Pordenone 1948