nel cartiglio alla base del quadro: ANTONIUS PANCIERA / S.R.E. [...] CARD.s A IOAN. e / XXII PATR. [...] A ~[...] 1411.
Il patriarca Antonio Panciera è raffigurato a mezzo busto di profilo. Porta barba e baffi neri ed è vestito con un camice chiaro con ampio soggolo. un manto scuro gli copre il capo e avvolge la figura. La dicitura alla base del dipinto è contenuta in un cartiglio adorno di volute di nastro. La figura è racchiusa in un cerchio, compreso in una cornice rettangolare dorata.
La famiglia dei Panciera risulta dimorante a Portogruaro all'inizio del sec. XIV: Arricchitasi con commerci ed industrie ebbe in Antonio la figura più eminente. Questi studiò a Padova, si trasferì a Roma, fu nella Curia segretario apostolico, indi Vescovo di Concordia e infine patriarca di Aquileia nel 1402. Nel 1411 dovette accettare il cardinalato che l'Antipapa Giovanni XXII gli offriva. Antonio Panciera è un personaggio importante anche per Zoppola. Quando nel corso del sec. XIV il castello e pertinenze vengo no divise in due rami feudalmente autonomi, inizia l decadenza dei signor i di Zoppola, finché il casato non si estingue per mancanza di discendenza maschile e le due porzioni del castello passano rispettivamente ai Prodolone-Mels e ai Valvasone, in violento attrito tra loro. A questo punto il Patriarca Antonio Panciera, dopo essersi invano interposto tra le due famiglie contendenti, convince i suoi fratelli Natale, Franceschino e Nicolò a comperare castello e giurisdizione. Così nel 1405 subentra a Zoppola la casata Panciera. Il ritratto, nel suo ingenuo schematismo, vale in quanto testimonianza storica.