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Credenza lignea (fa parte di una coppia) realizzata, da un ignoto artigiano friulano proveniente dalla zona di Mortegliano, in essenza di abete e dipinta ad olio, con due sportelli sul fronte. Risulta affine stilisticamente e tecnicamente ad un'altra dalla quale differisce solamente per i toni delle policromie. Si presenta squadrata, con piano rettangolare in essenza di noce, leggermente sporgente e poggia su piedi a mensola. Vi sono due specchi policromi sul fronte ed uno su ogni lato posti idealmente entro cornici filettate decorate e dipinte. Agli angoli di ogni singolo lato del manufatto spiccano dei fregi tinta avorio su fondo oro con volute e ricci, mentre la tecnica pittorica impiegata per la decorazione dell’intera superficie è detta “acciottolato policromo” e consiste nella stesura di più varietà di colori accostati, che conferisce leggerezza al manufatto. I toni dominanti della credenza sono avorio-marroni. Le credenze sono state acquistate in data 17/01/1984 da una collezione privata.
Milan E., Considerazioni sul mobilio della Fondazione Crup, in La Collezione d'arte della Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone. Opere d'arte antica, Ginevra/ Milano 2008, 1