Le pareti e il soffitto di questa stanza, nota come 'salottino veneziano', mostrano una commistione tra le decorazioni a stucco e a pennello che si riflettono su ampi specchi e danno vita a padiglioni pensili da cui pendono drappi raccolti, volute mistilinee da cui scendono fasci di fiori variopinti, figurine femminili e putti, uccelli piumati colti in volo, entro cornici fantasiose, a rilievo, dorature splendenti.
La decorazione fu commissionata da Giovanni Antonio Antonini sul finire del XVII secolo. Nel 1696, dopo quasi due secoli duranti i quali fu di proprietà Soardi, Bretteolo e Girardis, il palazzo tornò alla famiglia Antonini grazie all’acquisto di Giovanni Antonio Antonini per 930 Ducati. Egli avvio una serie di lavori tra la fine del Seicento e la prima metà del Settecento ma che continuarono anche nel secolo successivo. L'attribuzione a Tommaso Türk è stata proposta d Bergamini probabilmente a seguito di un confronto stilistico con gli affreschi eseguiti nel soffitto dello scalone (Bartolini Bergamini Sereni 1983, p. 259; Bergamini 2001, p. 181).
Bergamini G., Le dimore Antonini, in Gli Antonini: cittadini di Udine, signori di Saciletto (secoli XV-XX), Udine 2016
Bergamini G., Palazzi del Friuli Venezia Giulia, Udine 2001
Zanini P., Un gioiello architettonico di Andrea Palladio a Udine, in Atti dell'Accademia di Scienze, Lettere e Arti di Udine, 1983, vol. LXXV
Bartolini E./ Bergamini G./ Sereni L., Raccontare Udine Vicende di case e palazzi, Udine 1983