Su un'impostazione spaziale verticale, viene descritto un paesaggio fluviale sulla cui sponda opposta a chi guarda sorgono un casolare e una torre merlata. Sulla sommità di quest'ultima svetta la bandiera tricolore. Le due sponde sono collegate da un ponte percorso da due uomini, uno dei quali guida il passo di un asino. In primo piano si notano due frati: uno annuisce ad un fanciullo che gli sta di fronte. Sul lato sinistro una donna sta passeggiando appoggiandosi al bastone, mentre con la mano destra tiene un fazzoletto. Nel lato opposto due personaggi, uno signorilmente abbigliato, l'altro vestito di abiti contadini, guardano la scena.
Realizzato nel 1824 questo affresco mostra curiosamente la presenza della bandiera col tricolore italiano, elemento questo che a quella data sarebbe stato letto quale simbolo di giacobismo o carboneria. Sembra alquanto improbabile che l'allora vescovo, mons. Lodi, abbia potuto permettere una simile esecuzione, quindi occorre pensare ad una possibile aggiunta fatta probabilmente nel 1848 o dopo il 1866, anni di grande fermento politico per il Friuli, con la rivoluzione e l'annessione all'Italia.
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