La scena, collocata entro una cornice in stucco, raffigura sulla destra Eva, in piedi e appoggiata col fianco sinistro alla roccia, nell'atto di porgere con la mano destra la mela ad Adamo. Quest'ultimo sdraiato a terra accenna col braccio destro di voler ricevere il frutto dalla donna.
Questo affresco, e gli altri che lo accompagnano nella decorazione dello scalone d'onore, fu realizzato probabilmente entro il giugno del 1726, dato che si evince da un confronto con altri impegni artistici di Tiepolo in quel periodo. Nella conduzione del ciclo dei monocromi egli guarda alle soluzioni di Dorigny per i chiaroscuri su fondo oro, e presta attenzione al dato teologico. Mai come in questo Palazzo gli verrà chiesto di mettere in scena un fitto connubio di simboli religiosi e insegnamenti dottrinali. Questi affreschi accolgono dunque l'ospite del Palazzo, incamminadolo in una meditazione sul concetto di Fede elaborato, in questo caso, utilizzando gli eventi tratti dalla Genesi, dalla creazione di Adamo ed Eva, fino alla cacciata degli stessi dall'Eden.
Bergamini G./ Marioni Bros L., Museo diocesano e Gallerie del Tiepolo. Guida breve, Udine 2012
Patriarca Tiepolo, Il Patriarca e il Tiepolo. Guida breve al Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo nel Palazzo Patriarcale di Udine, Udine 2004
Bros L., La scultura lignea friulana, in Il Patriarca e il Tiepolo Guida breve al Museo diocesano e Gallerie del Tiepolo nel Palazzo patriarcale di Udine, Udine 1996
Muraro M., Religione e politica negli affreschi di Gian Battista Tiepolo a Udine, in Arte Documento, 1989, n. 3
Rizzi A., Tiepolo a Udine. Gli affreschi del Palazzo Arcivescovile, in Acropoli, 1962, a. 2, fasc. 4
Morassi A., Novità e precisazioni sul Tiepolo, in Le Arti, 1941-1942, a. IV, n. 2