La Madonna è inserita in una lunetta con arco a tutto sesto e reca in brac cio il Bambino benedicente che poggia la mano sulla sfera sorretta dalla M adre. La composizione è statica, ma ravvivata dal sorriso appena accennato della Madonna e dal suo capo reclinato.
Attribuita al Pilacorte della Bertossi (1966/67), p. 70); secondo il Berga mini (1970, p. 46) alcune particolarità indicano come autore Carlo da Caro na: "il mento squadrato e la testa reclinata della Vergine, le agrammatica ture anatomiche, visibili nel Bambino, la monumentalità dell'insieme, le s virgolature del manto". L'opera ha analogie con le sculture della Parrocch iale di Villanova di S.Daniele e del Duomo di Udine (Bergamini, 1972, p. 3 4). Il gruppo scultoreo che assieme ad altre statue era inserito in un cap itello fu in seguito murato nella casa costruita nello stesso luogo nel 18 82 (bergamini, 1972, p. 34 nota 80).
Bergamini G., Giovanni Antonio Pilacorte lapicida, Udine 1970
Bergamini G., Scultura di Carlo da Carona, Udine 1972