dipinto murale, Joseph Anton, XVII

Due pareti scenografiche aperte da un arco a tutto sesto disposte verso un unico punto di fuga immaginario si collocano ai lati di una fontana poggiante su un basamento mistilineo. Sulla vasca a sezione circolare, percorsa da baccellature appena percettibili, si innesta il fusto figurato composto da due figure di putti che a loro volta sostengono una seconda vasca più profonda, destinata a sorreggere, attraverso un elemento a profilo curvilineo, la terza vasca di dimensioni minori. Su quest’ultima è posta una figura su un carro trainato da due cavalli. Il personaggio visto il contesto acquatico rappresentato dalla fonte, potrebbe essere Nettuno ipotizzando inoltre che in origine all’estremità del bastone che regge in mano, occultata da una lacuna, ci fosse il tridente. Sul lato destro si intravede una figura distesa, assalita forse da un animale.

Per le notizie sul ciclo d'affreschi di cui questo fa parte si rimanda alle notizie storico critiche della scheda 56175. Si legge nella scheda cartacea realizzata probabilmente negli anni Ottanta e conservata nell'archivio del Centro regionale di catalogazione e restauro dei beni culturali: "Il giardino è ingentilito da mura che delimitano l'area adiacente al palazzo e si aprono al centro dove il viale s'inoltra in un altro spazio verde. Questa serie di affreschi si trova nel muro di destra per chi accede al giardino - il primo a partire dal centro - il muro di sinistra è attualmente spoglio. Altan nelle sue Memorie scrive "... per tradizione attribuiti a Joseph pittore tedesco". Forniz parla di "un muro affrescati da un Peter, pittore tedesco del XVII secolo non meglio identificato".