Vergine incoronata con le mani incrociate sul petto e il bambino sul grembo in atto benedicente. Alla sua destra i Ss. Urbano e Rocco; a sinistra i Ss. Sebastiano e Barbara. Le figure sono impostate su un pavimento a riquadri bianchi e rossi prospetticamente scorciati. Una fascia decorativa chiude la scena.
L'affresco proviene dalla chiesetta di Sant'Urbano a Orcenico Superiore, da dove, in stato di degrado, fu staccato nel 1960, per essere donato nel 1964 al Museo Civico dalla famiglia Milani, proprietaria della chiesa. La maniera di Pietro da San Vito si evidenzia sia nei motivi decorativi (il fregio vegetale ancora visibile sulla destra corrisponde a quello eseguito dall'artista nel ciclo dei santi Filippo e Giacomo ad Arzenutto), sia nelle fisionomie simili (o come nel caso dei santi Sant'Urbano e Santa Barbara quasi identiche) a quelle delle figure rappresentate a Provesano (1513) e Arzenutto (1515), da cui la datazione proposta (Furlan, Bergamini, op. cit. 1980, pp. 15-16).
Dell'Agnese F., Schede, in Il Museo civico d'arte di Pordenone, Vicenza 2001
Bergamini G./ Furlan C., La pittura di Pietro da San Vito., San Vito al Tagliamento (PN) 1980
Furlan C., Un affresco proveniente da Orcenico getta nuova luce su Pietro da S. Vito, in Messaggero Veneto, Udine 1976, 16 luglio
Truant G., Andrea Bellunello 1430-1494, San Vito al Tagliamento (PN) 1973
Cavalcaselle G.B., La pittura friulana del Rinascimento, Vicenza 1973
Querini V., Su taluni aspetti e problemi artistico-estetici pordenonesi, in Il Noncello, Pordenone 1966, n. 27
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