Frammento di statua: testa a tutto tondo di san Giovanni Nepomuceno con la berretta sacerdotale sul capo.
La statua di san Giovanni Nepomuceno faceva parte di una serie di quattro statue raffiguranti il medesimo soggetto, poste su quattro ponti della città. L'unica che rimane nella collocazione originaria è quella posta all'ingresso del rione di Piazzutta, dove un tempo si trovava il ponte sul fiume Corno (ora interrato). Le sculture sono state attribuite a Giovanni Battista Mazzoleni da Ranieri Maria Cossar (1948). In un successivo studio sull'attività goriziana del Mazzoleni Maria Walcher (1975) ha confermato tale attribuzione, prendendo in esame anche questa testa, che definisce "interessantissima". Partendo dallo studio delle quattro statue la studiosa assegna allo stesso maestro anche le quelle poste sul coronamento di Palazzo Attems e gli stucchi che decorano alcune sale dello stesso edificio. Questo frammento apparteneva alla statua posta sul ponte sul fiume Corno verso la Grazzigna, che portava l'iscrizione: "ANTONIO COM. A RABATTA / PROVINTIAE PRAEFECTO / PONTEM / PUBLICO COMODO ERIGEBANT/ GORITIENSES CIVES / ANNO 1734". Il culto di san Giovanni Nepomuceno si propagò rapidamente nel corso del Settecento nella nostra regione, perché il processo di canonizzazione del confessore martire, fatto annegare da re Venceslao di Moldavia nel 1383, ebbe termine nel 1729, mentre era arcivescovo di Praga il goriziano Ferdinando conte di Khüenburg.
Walcher Casotti M., L'attività goriziana dello scultore G.B. Mazzoleni, in Studi goriziani, Gorizia 1975, XLI
Cossar R.M., Storia dell'arte e dell'artigianato in Gorizia, Pordenone 1948