oggetto di design, Ponti Giovanni detto Ponti Giò

Sedia con struttura in frassino laccato, di colore nero; schienale inclinato a metà della sua altezza, in prossimità delle aste orizzontali dello schienale stesso; sedile in cuoio bianco, fissato all'intradosso e completato da pannello di colore nero. Gambe sagomate a sezione circolare, con lieve svasatura in prossimità degli appoggi e della parte terminale dello schienale, con traverse a sezione rettangolare e bordo arrotondato, unica nelle porzioni frontale e posteriore, due lateralmente.

Sedia tipo Superleggera. Gio Ponti (Milano, 1891 – Milano, 1979) è ancora oggi uno dei principali architetti e designer del panorama italiano e internazionale del XX secolo. Laureatosi al Regio Politecnico di Milano nel 1921, viene coinvolto nelle Triennali di Monza e poi di Milano, partecipando attivamente alle edizioni del 1930, 1933 (in cui presenta la Sedia 940, poi prodotta da Montina), 1936 (alla quale partecipa con la Sedia 969, prodotta prima da Cassina e poi da Montina), 1940 e 1951. Iconica la sedia Superleggera, concepita per Cassina nel 1955 e messa in produzione dal 1957. Selezionata per il IV Compasso d’Oro del 1957, parte della selezione ADI Design Index, è una rivisitazione della storica sedia modello Chiavari, simbolo dell’artigianato ligure sin dal XIX secolo e ispirazione per leggerezza, semplicità nelle linee e nella costruzione e bassi costi di produzione.