sulla sinistra (sul tubo in senso verticale): 025
Interno con pavimento grigio con due tubi, uno numerato. Sullo sfondo da una tenda fuoriesce mezza figura di uomo stilizzato e si intravede una parte di finestra. Sul pavimento avanza una macchia d'acqua.
Bruno Aita, operaio friulano di Buja, da sempre trasferisce nel suo lavoro d’artista, le riflessioni sulla vita e su quello che la può ingabbiare. Laminati, tele, disegni di grandi dimensioni. Inquietanti perché obbligano a guardare in faccia, a fare un lavoro di introspezione e a prendere posizione: sull’aria che respiriamo e su tutto quello che toglie spazio all’anima. Il suo non è un tradizionale espressionismo, elabora oggetti e figure con precisa capacità di rappresentazione immergendoli in atmosfere oscure e sospese.
Storia Regola Arte, Una storia a regola d'arte. Artisti e collezionisti per i cinquant'anni della Galleria Sagittaria, Pordenone 2014