Il lavoro è un piccolo trittico verticale, composto da tre parti di materiale diverso: piombo, stagno e acciaio. L'autore vuole simbolicamente rappresentare 3 sequenze del movimento di un volatile che, mentre si libra in aria, ha un attimo di instabilità per poi riuscire a riassestarsi. L'opera si inarca sul muro aprendosi come una molla e dando l'impressione di slanciarsi verso l'alto.
Anche per quest'opera Tadiello si serve di materiali metallici, che, nonostante le loro fattezze apparentemente meccaniche, vogliono descrivere movimenti, intenzioni, suoni, tramutandosi in sculture che vanno a sconvolgere completamente l'originaria funzione d'uso dei vari elementi adoperati. La scultura è stata realizzata dall'artista direttamente sul luogo della sua esposizione per il progetto "Flowers from exile", che vede la collaborazione di tre sedi museali appartenenti a zone territoriali differenti (Selva, Treppo Carnico e Galtur); evento organizzato dal progetto Interreg IV TRANSMUSEUM. Tadiello ha realizzato un'opera per ognuno dei musei, collegandoli quindi mediante un filo conduttore che trova nell'arte contemporanea anche un'occasione di cooperazione territoriale.
Tadiello A./ Zangrando D., Flowers from exile, Auronzo di Cadore (BL) 2010