La parte in pietra rappresenta una donna stilizzata (priva della testa, degli arti superiori e di parte degli arti inferiori) che giace legata ad una struttura lignea mediante una catena di ferro che si biforca all'altezza del ventre ed è fermata al legno con due anelli posti all'estremità della pietra. Il piano della struttura lignea è liscio, mentre i bordi presentano i residui della corteccia originale dell'albero. Le estremità del sostegno sono semicircolari e presentano le stesse caratteristiche del piano di appoggio, il quale è innestato ad esse mediante dei chiodi.
Non sono stati rilevati particolari problemi nell'esecuzione dell'opera, la quale è stata realizzata con materiali forniti dall'Istituto, durante le ore di indirizzo del laboratorio di scultura del professor S. Serventi. Secondo l'autore l'installazione, intitolata "Essenza", vuole sottolineare quel rapporto conflittuale (tra l'essere e il voler essere) che viene a crearsi in età adolescenziale. Tale lotta interiore si protrae durante lo sviluppo psico-fisico del soggetto fino al raggiungimento della sua piena maturità, quando la sua personalità ormai formata raggiunge un pieno equilibrio. La composizione, formata da materiali deperiti, accentua il senso di disagio che si vuole trasmettere allo spettatore. Tale scultura si inserisce nel Progetto “Scuola, Museo, Territorio. Interazioni in ambito provinciale” coordinato dal prof. Guido Muneratto, con l’interessamento della Dirigente Scolastica dott.ssa Laura Fasiolo e il sostegno della Provincia di Gorizia.
Cevenini E., Mostra Eventinforme di Gorizia, in Il Piccolo, Trieste 2007, 12 dicembre
Ussai S., Mostra Eventinforme di Gorizia, in Messaggero Veneto, Trieste 2007, 30 settembre
Feresin C., Mostra Eventinforme di Gorizia, in Il Piccolo, Trieste 2007, 29 settembre
Mostra Eventinforme, Mostra Eventinforme di Monfalcone, in Il Piccolo, Trieste 2006, I giugno