Tre diverse figure femminili dalle forme sintetiche in legno con gambe stilizzate e piedi palmati in metallo verniciato di arancione.
Lo scultore divide il tronco assegnatogli in tre parti, in modo da ottenere le "aganis", figure femminili dispettose che uscivano di notte sempre in gruppo per andare a passeggiare, a danzare, a sciacquare i panni. Poichè sono esseri legati al mondo fluviale la loro principale caratteristica è avere i piedi palmati. Soave rispetta le tradizioni rappresentando un gruppetto di "aganis" con i piedi palmati grazie agli inserti metallici dalle forme diverse che egli applica ai corpi scolpiti nel legno. Le figure sono descritte in modo sintetico con lunghe braccia che scendono sui fianchi e formano un unico volume con la veste. Hanno i seni in evidenza che identificano il loro carattere femminile, e i volti sorridenti resi con profonde incisioni che disegnano le bocche arcuate, il naso triangolare e scavano gli occhi circolari. Pur con un modello formale identico, i tre soggetti, letti come esseri benevoli, sono tra loro diversi sia nelle dimensioni che nei dettagli del volto o del corpo.
Agostinelli F., Primo simposio internazionale di scultura lignea. 2003, Manzano (Ud)/ Terzo di Aquileia (Ud) 2003