sul lato sinistro, in senso verticale: Figar 03
su un cartellino di plastica applicato al muro, sulla destra della figura, al centro: Paolo/ Figar/ La Gjata/ Mandràgula/ 2003/ Primo Simposio/ Internazionale/ di Scultura Lignea
Figura femminile dalle forme fortemente allungate con le braccia che ricandono sui fianchi ed un gatto sulla testa. La fisionomia del volto è chiaramente definita con grandi occhi colorati. Dalla veste fuoriescono un serpente ed un pesce. Intorno alla scultura sono posti degli elementi lignei dalla forma allungata che esprimono il potere magico della donna.
L'artista affronta il popolare personaggio della gatta mandragola che viveva lungo il Natisone. Sfuttando tutta la lunghezza del tronco a disposizione egli elabora una figura femminile fortemente slanciata caratterizzata da un gatto posto sulla testa come un copricapo. Le leggende raccontano che questa strega si trasformasse in un gatto per entrare indisturbata nelle case e attuare i suoi malefici. Figar realizza una forma ieratica, compatta nel suo sviluppo volumetrico: solo le braccia si staccano dal torso, mentre busto e arti inferiori si riducono a due masse coniche diversamente sbozzate. Il capo è rigido, disposto frontalmente, come quello dell'animale. Lo sguardo sbarrato preannuncia qualche magia. La veste presenta inserti legati al mondo marino, evocando così l'ambiente dal quale proviene la donna. Figar lavora il legno con diversi gradi di finitura e ne sfrutta le venature. Le sbozzature, evidenti nella veste e nel gatto, rendono la superficie vibrante alla luce.
Agostinelli F., Primo simposio internazionale di scultura lignea. 2003, Manzano (Ud)/ Terzo di Aquileia (Ud) 2003
Paolo Figar. Opere 1995/ 2005, Pordenone 2005, serie quadrata 78