sul lato orientale in basso, in corsivo: 01/ Ermacora
Il totem, in pietra piasentina, si presenta su una base quadrata. E' lavorato con superfici lisce in cui si aprono fori regolari geometrici. Nella parte alta si incastrano dei settori circolari, mentre sul lato sud escono due lunghi elementi triangolari.
Il totem è una rappresentazione tipica dell'artista, in quanto evoca l'etnicità primigenia dell'uomo, dove egli esalta la verticalità che già si era espressa nelle steli. L'opera testimonia l'attenzione alla materia. Sul blocco verticale che fa da basamento, si notano fori e tagli che sembrano ripresi dalle steli in medium density, ad esempio Runa del 1999. La parte superiore presenta tagli nitidi ed estroflessioni della materia, si mimano lacerazioni ed esplosioni, quasi a simboleggiare il difficile rapporto tra forme razionali e il disordine della vita umana, in cui l'arte funziona da "sestante", cioè da punto di riferimento. Ermacora tiene conto dei modelli dei totem di Mirko e di L. Ceschia. Su totem simili in legno e ferro si era già esercitato nei primi anni Novanta, inserendo la lama di un aratro su una colonna di legno e nei pali per vigna in legno per l'azienda Zamò(2000). Un modello importante fu la scultura modulare di Brancusi su cui egli si era a lungo esercitato.
Giancarlo Ermacora, Giancarlo Ermacora ceramista scultore, Udine 2005
Simposio Internazionale Scultura, 4° Simposio internazionale di scultura su pietra piasentina, Vergnacco di Reana del Rojale (UD) 2001