L'Ecomuseo della Val del Lago, promosso dalla Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale e dai Comuni di Bordano, Trasaghis e Cavazzo Carnico viene riconosciuto ad ecomuseo di interesse regionale nel 2012. La scelta di costituire un ecomuseo in questo territorio è legata alla volontà di intervenire in un contesto estremamente problematico, segnato dallo spopolamento e da una frattura sociale ed ambientale che ha segnato profondamente le comunità dei tre comuni rivieraschi del lago di Cavazzo che dal 1957 è divenuto bacino idrico per la produzione dell'energia elettrica. Questo intervento ha modificato completamente gli equilibri ambientali del luogo, agendo pesantemente anche sulle attività economiche e simboliche legate ai ritmi del lago (si parla a questo proposito di ambiente trasformato). In un tessuto ambientale e sociale estremamente problematico, l'attività dell'ecomuseo è quindi quasi totalmente rivolta alla costruzione di una relazione produttiva con le diverse comunità. Nella fase estremamente evolutiva in cui si trova, l'ecomuseo è impegnato nella costruzione di un rapporto, se non continuativo, almeno diretto con il proprio territorio di riferimento.
L'Ecomuseo della Val del Lago ha avviato nel 2017alcune esperienze di catalogazione con la scheda BDI sul tema dalle preparazioni tradizionali inerenti le pratiche alimentari del territorio.