Il Museo Archeologico di Montereale Valcellina è ospitato nella splendida cornice del seicentesco complesso edilizio di Palazzo Toffoli, già utilizzato come sede della Biblioteca Civica. Le ricerche archeologiche condotte dal 1985 da parte della Soprintendenza regionale hanno messo in luce allo sbocco del torrente Cellina in pianura, i resti di un vasto insediamento protostorico. I numerosi ritrovamenti hanno potuto dimostrare che l’area rivestiva un importante ruolo nel Friuli preromano. Il recente allestimento espone i reperti in 4 sale: I sala – Il guado e le prime capanne (età del bronzo), II sala – Dai villaggi di altura a Caelina (età del ferro), III sala – Tra Veneti e Romani (periodo della romanizzazione), IV sala – Dal castrum al castellum. Montis regalis (medioevo).

L'attività del museo

La catalogazione presso questa istituzione museale è stata avviata già nel corso degli anni Ottanta e alla fine del decennio successivo, consentendo ora la consultazione, nella banca dati del Catalogo regionale dei beni culturali, di una ventina di schede NU – Numismatica e di quasi duecento schede RA – Reperti archeologici. Oltre alle fondamentali schede SI specifiche dei siti indagati dalla ricerca archeologica, le schede riportano i dati relativi al luogo e alla data di reperimento del bene, l’eventuale collegamento con la scheda dedicata al sito archeologico, i dati relativi allo scavo, l’ente responsabile, la datazione e le specifiche del luogo. Infine le informazioni descrittive dell’oggetto come il materiale e la tecnica, le dimensioni, la datazione e la descrizione dell’impronta con le iscrizioni, nel caso delle monete; o la definizione dell’oggetto, nel caso dei frammenti archeologici. In particolare nella banca dati si possono consultare tre nuclei di schede: il primo comprende sia schede RA che NU riferite a reperti provenienti dall’area della villa rustica romana (II-IV sec.d.C.) di Malnisio in località Maniana. Questo materiale, in particolare vasellame ceramico e di vetro, oggetti d’uso domestico e personale, strumenti di lavoro, tessere di mosaico e monete, è frutto di rinvenimenti di superficie effettuati nei primi anni Settanta del secolo scorso nell’area della Maniana. Solo successivamente nel 1991 venne sottoposta a sondaggi archeologici, grazie ai quali fu rimessa in luce una porzione della villa romana. Il secondo nucleo comprende schede RA e NU relative ai materiali provenienti dall’insediamento protostorico, utilizzato fino all’età della romanizzazione, localizzato nell’abitato di Montereale, presso le pendici orientali del colle del Castello. Il sito fu individuato da scavi archeologici del 1995-1997 nel fondo Rossi. Si tratta soprattutto di ceramica, armi, lucerne, fibule e monete. Il terzo nucleo infine comprende solo schede RA specifiche dei frammenti di vasellame in ceramica tardomedievale e rinascimentale, rinvenuti negli scavi dei resti del castello medievale di Montereale - Castrum Montis Regalis; condotti dall’Istituto Italiano dei Castelli, sezione FVG, negli anni Ottanta del Novecento.