Le strutture ottocentesche dell’ex carcere mandamentale di Codroipo sono state destinate nel 2003 a sede del locale Museo archeologico, dopo un’operazione di restauro che ha mantenuto il più possibile integre le caratteristiche originali dell’edificio, notevole esempio di prigione austriaca. Nella sala espositiva principale - ricavata dal vecchio cortile del penitenziario - e nelle altre sezioni del Museo sono conservati materiali protostorici, romani, medievali e rinascimentali, frutto di scavi effettuati in tempi recenti a Codroipo e nel territorio del Medio Friuli. I primi insediamenti umani della zona, individuati nei castellieri della tarda età del bronzo di Rividischia e della Gradiscje e in quello dell’età del ferro di Gradiscutta di Varmo, hanno restituito suppellettili in ceramica e utensili metallici. La florida condizione della Quadruvium romana è documentata prevalentemente dallo scavo di un contesto di età medio-augustea nella centrale piazzetta Marconi, da cui proviene una vasta esemplificazione di tipologie ceramiche, dai grandi contenitori da trasporto alle raffinate produzioni da mensa in terra sigillata. Attraverso i corredi delle 69 tombe della necropoli di Iutizzo è possibile seguire l’evoluzione dei costumi e delle usanze funerarie dal I sec. a.C. al IV secolo d.C. Mentre di una necropoli di età longobarda localizzata in pieno centro storico a Codroipo sono state riportate alla luce solo poche sepolture con modesti oggetti personali. Ancora da contesti cittadini provengono svariati esemplari di ceramica rinascimentale, in parte riconducibili, sulla base dei bolli di manifattura, a una fornace locale attiva nel corso del XVI secolo.

L'allora Centro regionale ha avviato l’attività di catalogazione presso questa importante istituzione già a metà degli anni Novanta del secolo scorso, procedendo poi nel ventennio successivo a incrementare i progetti, che a oggi consentono di consultare nella banca dati SIRPAC quasi ottocento schede RA – Reperto archeologico. Le schede riportano in modo organico le informazioni sull’oggetto, sulla sua datazione, sulla materia e la tecnica di esecuzione, sulle sue dimensioni, sull’ambito culturale e su eventuali restauri e offrono una descrizione dettagliati dell’aspetto fisco dell’oggetto, contribuendo alla sua comprensione. Nel 2009 è stato attuato un progetto specifico relativamente ad una selezione di materiale rinvenuto nel sito di Gradisca. Situato immediatamente a sud dell’abitato di Codroipo, il territorio nel 2004 è stato oggetto di campagne di scavo organizzate dal locale Museo civico, su concessione della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia. Le ricerche hanno fatto emergere i resti di un villaggio protostorico fortificato da un aggere, che conobbe una fase di impianto e diverse ristrutturazioni tra l’età del Bronzo recente evoluto e la prima fase del Bronzo finale. Il contesto ha restituito abbondanti resti ceramici, ma anche piccoli utensili, armi e parti di panelle in bronzo, a testimoniare la diffusa pratica della lavorazione secondaria del metallo all’interno dell’abitato. Le duecento schede RA prodotte descrivono reperti in ceramica, consistenti soprattutto in recipienti di varie fogge, come vasi, olle, dolii, ciotole, scodelle e tazze, oltre ad alcuni oggetti di uso domestico, come alari, fusaiole. Le schede RA inoltre, laddove presente e aggiornata, mettono in relazione l’oggetto con il sito archeologico di rinvenimento, scheda SI – Sito archeologico o A – Architettura mediante la sezione relazioni dirette.