Il Civico Museo Morpurgo fa parte della ricca offerta culturale della rete civica museale della città di Trieste e appartiene alla categoria dei musei d’ambiente. Situato nel borgo teresiano, il Museo non è altro che la dimora della famiglia Morpurgo, che nel 1941 con lascito testamentario Mario Morpurgo de Nilma donò al Comune, insieme a tutti i suoi beni. L’appartamento oggi musealizzato è collocato al secondo piano dell’omonimo palazzo progettato nel 1875 da Giovanni Berlam. Alcuni membri della famiglia Morpurgo, originaria della Stiria, si stabilirono a Trieste, distinguendosi per le capacità imprenditoriali e diplomatiche, oltre che per la loro munificenza, testimoniata da lasciti e donazioni. L’elegante dimora rispecchia nell’arredo e negli oggetti preziosi e artistici l’ascesa della famiglia. Splendido esempio di casa borghese del secondo Ottocento, la disposizione e il mobilio originali con le collezioni di dipinti, porcellane, libri, tappeti e argenterie presentano gli aspetti più intimi della vita quotidiana della famiglia e allo stesso tempo le abitudini mondane della società borghese.
Alcuni piani di Palazzo Morpurgo furono utilizzati per alcuni periodi come sedi museali o come deposito per altre realtà o istituzioni, come il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”. La catalogazione attuata nel Palazzo nel 1995 rispecchia proprio la temporanea situazione di deposito di alcuni importanti manufatti tessili provenienti dalla storica Cattedrale di San Giusto. Si tratta per lo più di paramenti liturgici papali come mitrie e guanti, ai quali si aggiungono uno stendardo processionale e un velo di calice. La scheda riporta una dettagliata descrizione del bene, soffermandosi sulle caratteristiche dei tessuti, sulla lavorazione e sui ricami, indicando la datazione a cui risalgono e importanti notizie storico critiche.
Resciniti L., Il Civico Museo Morpurgo di Trieste, Trieste 1999