Il Comune di Ampezzo, allo scopo di dare adeguata visibilità alle opere del pittore ampezzino Marco Davanzo, donate per lascito testamentario all'attuale Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, nel 2001 ha allestito al secondo piano di Palazzo Unfer la pinacoteca a lui intitolata. Il percorso espositivo prevede un allestimento permanente che illustra le tappe più significative del suo linguaggio pittorico, dagli anni della giovinezza alla maturità, e una sezione temporanea rinnovata annualmente per approfondire di volta in volta una fase della sua produzione artistica o una tematica ricorrente. È stato inoltre ricostruito l’atelier del maestro con il materiale e gli strumenti propri del pittore.

La catalogazione

Nel 1994 il Centro regionale ha provveduto alla schedatura sistematica della collezione, che annovera centinaia di studi preparatori, dipinti e bozzetti. L’intervento oggi si configura quale testimonianza storica della situazione in cui la collezione è pervenuta al Ministero. Custode per anni delle opere paterne fu infatti la figlia Elisa, che volle raggruppare in pannelli, secondo criteri da lei adottati, i bozzetti di piccole dimensioni. Si tratta soprattutto di studi sul paesaggio montano realizzati su supporti di compensato o cartone, ripreso en plein air, direttamente a contatto con il fascino e la suggestione delle Alpi Carniche, ed in seguito in studio sviluppati in opere di maggiori dimensioni. È proprio il paesaggio che Marco Davanzo, una delle figure più rappresentative nel panorama artistico della Carnia, individuò come soggetto principale della sua produzione artistica, trovando nel territorio natio, nelle scene di vita quotidiana e domestica nell’alta Val Tagliamento, nei paesaggi di Ampezzo e dintorni e nel rapporto che lega l’uomo alla sua terra, la principale fonte di ispirazione. Un paesaggio che Davanzo raffigurò con lirico incantamento nei suoi accenti tardo-ottocenteschi, che non conoscono lo sfaldamento della forma applicato dalle avanguardie artistiche. Una ricca sezione è dedicata inoltre al tema del ritratto, anche in questo caso affrontato con personale sensibilità.