Materiali contenuti all'interno di un pozzetto (US 116) cubico (dimensioni cm 50 x 50 x 60 di profondità), costituito da lastre di pietra legate con malta, venuto alla luce durante gli scavi condotti nel 1986 all'interno della chiesa basso-medievale di S. Maria di Gorto, con l'intento di recuperare le fasi anteriori dell'edificio. Il "ripostiglio" si localizzava quasi al centro dell'asse mediano della chiesa attuale. Al suo interno erano stati collocati in relativo ordine e su piani differenti alcuni oggetti, quasi tutti in discreto stato di conservazione: 11 ampolline di vetro morfologicamente differenziate (alcune erano state appoggiate su tegole); un contenitore o versatolo in lega di rame con manico in ferro; alcuni chiodi; 3 monete d'argento di ambito tedesco, medievali; un ditale "aperto" in bronzo; frammenti quantitativamente modesti di carbone, tessuto e materiale organico "spugnoso"
Il "ripostiglio" sembra essere legato a un rito, forse di consacrazione di una delle fasi architettoniche della chiesa. La più recente delle monete contenute al suo interno potrebbe precisare la cronologia del deposito non prima della metà del '500. Il ripostiglio conteneva oggetti più antichi, di età romana e altomedievale, verosimilmente provenienti da corredi di sepolture più antiche ubicate negli immediati dintorni o sul colle della Pieve.