su un fascicolo conservato accanto al disegno: Fascicolo II°/ Ritratto di Laura/ 2. Piccolo disegno a tratti del ritratto/ medesimo lumeggiato co’ colori stessi,/ co’ i quali è dipinto il ritratto di Memmi,/ il che fu fatto per aiuto di memoria al famosissimo Scotti, che dovea farmene/ la miniatura.”
Il disegno un tempo era inserito assieme a un altro raffigurante lo stesso soggetto (inv. Ic 157, cfr. scheda D 4591) all'interno di un fascicolo sul quale Domenico Rossetti aveva notato alcuni appunti sui entrambi i fogli. Leggendo la nota relativa al disegno in esame e confrontandola pure con l'altra in riferimento al disegno di scheda D 4591, si viene a sapere che il piccolo acquerello copia un Ritratto di dama di Girolamo di Benvenuto (Siena 1470-1524) conservato alla National Gallery di Washington che, al tempo in cui fu tratta questa copia da un Anonimo copista, si trovava in casa Bellanti a Siena, ed era considerato erroneamente un ritratto di Laura di mano di Simone Martini, chiamato in modo inesatto con il patronimico del cognato Lippo Memmi. Rossetti fa anche sapere che questo disegno "fu fatto per aiuto di memoria al famosissimo Scotti" e questo sta probabilmente a significare che l'acquerello sia da identificare con quello che fece fare Antonio Marsand affinchè il genovese Francesco Emanuele Scotti (1756-1826) ne ricavasse una miniatura, che servì a Raffaello Morghen per eseguire l'acquaforte che fa da antiporta a Le Rime del Petrarca, edite a cura di Antonio Marsand a Padova dalla Tipografia del Seminario nel 1819-1820. Infatti nelle "Dichiarazioni ed illustrazioni storico-critiche del ritratto di Laura" il Marsand afferma che "coll'aiuto di un altro [disegno] favoritomi dal sig. cavaliere [Bellanti], e lumeggiato co' naturali colori del quadro medesimo, il celebre sig. Francesco Emmanuele Scotti Genovese dimorante in Milano, cui era già noto il dipinto, me ne fece una miniatura sopra pergamena [...]. Mandatasi dunque tale miniatura al chiarissimo Morghen, egli ne fece quell'intaglio, che ora si pubblica [...]. (cfr. Marsand 1819-1820; inoltre Palmerini 1824; per alcuni esemplari sciolti di I e II stato della stampa di Morghen si vedano schede S 3674, 3785-3786). Il nostro foglio è citato nell'Inventario e estimo della Libreria relitta dal defunto Dr. Domenico de Rossetti, redatto da Giovanni Enrico Schubart e da Gaetano Merlato nel 1842-1843 (PETR. Ms I 76), al n. 872 come: "Piccolo disegno, il quale fu fatto per aiuto di memoria al Scotti ecc." Rossetti, che conosceva Marsand con cui tenne un rapporto epistolare, acquistò tra il 1819 e il 1822 un gruppo di 33 esemplari sciolti tra studi preparatori, incisioni a solo contorno, avanti lettera, prime prove di stampa e ultimi stati delle nove stampe che decorano l'edizione del 1819-1820 (cfr. scheda madre OA 51422 per i disegni e scheda madre S 3707per le stampe, il gruppo è qui catalogato sotto il nome di Serie Marsand). Evidentemente l'acquerello in esame entrò in possesso di Rossetti dopo il 1822, perchè non compare citato nel catalogo della sua raccolta petrarchesca edita nel 1822, dove è menzionato invece il gruppo di 33 esemplari tra disegni e stampe della Serie Marsand.
Marsand A., Dichiarazioni ed illustrazioni storico-critiche del ritratto di Laura, in Le Rime del Petrarca, Padova 1819/ 1820, I-2
Palmerini N., Opere d'intaglio del Cav. Raffaello Morghen, Firenze 1824