disegno, Portelli Sisto, XX

Il disegno raffigura un tralcio di vite con grappolo d'uva, mele, una pera, una pesca (e forse altra frutta) adagiati su foglie. Il disegno è realizzato con un fitto e diligente tratteggio. Carta avorio a grana media.

Questo è il primo di una serie di settantasei disegni di proprietà dei Musei Provinciali di Gorizia, di mano di Sisto Portelli eseguiti tra il 29 febbraio 1915 e il marzo del 1917. La maggior parte dei disegni è datata e firmata: risalgono tutti al periodo in cui l'autore, impiegato dell'Ufficio Agrario Provinciale, era internato a Göllersdorf (Austria inferiore) insieme a molti altri irredentisti goriziani tra cui l'ex podestà Giorgio Bomig. I disegni riflettono in parte, nella scelta del soggetto, la tristezza della condizione dei deportati: le camerate, la cucina, le torri del castello, i miseri arredi ecc.; in parte esprimono un desiderio di evasione, un libero fantasticare: scene campestri, mitologiche, ritratti femminili, fiori ecc. I disegni sono raccolti in album di diverse dimensioni e numerati probabilmente dallo stesso autore: il primo ne comprende 17, il secondo 25 e il terzo 13; inoltre ci sono 21 disegni su fogli d'album staccati. Quasi tutti sono realizzati a penna con tratteggio minutissimo, ad effetto pittorico, mentre alcuni sono delineati a penna e dipinti ad inchiostro diluito oppure ad acquerello. Nonostante la diligenza e l'accuratezza nell'esecuzione, l'autore appare sempre un modesto dilettante e i suoi disegni restano una testimonianza di carattere storico-documentario. Il nome di Portelli (che si firma quasi sempre Dr Portelli) non compare negli elenchi dei deportati della prima guerra mondiale in E. Kers (1923) che tuttavia riporta al capitolo XX il numero dei deportati di Göllersdorf, ma nel recente Cronache goriziane/ 1914-18 a cura di C. Medeot (1976) compare una fotografia di deportati a Göllersdorf (p. 52) tra i quali è compreso anche Sisto Portelli.