a destra in basso: EF
Il piccolo ritratto, a matita su avorio, è giunto nelle collezioni dell'Ateneo triestino nel 2016 grazie alla donazione di Marina Cobal Zennaro, che a sua volta l'aveva ricevuta da Letizia Fonda Savio. Si tratta di un ritratto familiare, essendo l'autore primo cugino dell'effigiato. Fonda traduce con minuziosa attenzione i lineamenti del cugino, donandogli un'aria assorta da intellettuale. A testimonianza del rapporto tra i due cugini, nella collezione di Antonio Fonda Savio si conservano il celebre autoritratto di Enrico con la moglie, donato nel 1972 al Museo Revoltella, e due ritratti eseguiti nel 1922: quello di Letizia Fonda Savio e il delicato Pieretto. A questo torno d'anni dovrebbe risalire anche l'opera in esame, soprattutto per le affinità con la grafica fiorentina che pure Carlo Sbisà stava sviluppando nello stesso momento.
Paris L., Guida al Lascito Antonio Fonda Savio, Trieste 2015