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in basso a destra: Elettra Metallinò
in basso al centro: china 1987
in basso a sinistra: Doppia faccia
L'opera esplora i temi della dualità e identità attraverso una rappresentazione visiva profondamente simbolica. La figura indossa una maschera che le copre metà del viso, fondendosi nel contesto di un paesaggio notturno. La maschera, contraddistina da un'epressione opposta rispetto a quella del personaggio (e simile a una maschera teatrale dell'antica Grecias) suggerisce una dualità intrinseca alla natura umana o forse la differenza tra la facciata pubblica e il vero sé interiore. La figura è posizionata davanti a un paesaggio che include una chiesa e una casa, mentre il chiarore della luna illumina la scena. L'autrice utilizza uno stile grafico che ricorda le incisioni, con linee finemente dettagliate a creare una superficie ricca e una profondità visiva. La tecnica della china permette un alto livello di precisione nei dettagli, dalla definizione dei dettagli degli edifici e della vegetazione fino ai tratti espressivi della figura. L’uso di contrasti marcanti tra il nero intenso e il bianco puro enfatizza ulteriormente la tematica della dualità e del conflitto interiore.