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Prospetto principale e planimetria di monumento dall’impianto simmetrico - abbozzati a matita e pastelli colorati - con scalinate laterali e, in posizione centrale, un altare, la statua monumentale di Atena e un gruppo scultoreo raffigurante il corpo morente di un soldato sorretto dall’allegoria della Patria, la quale reca in mano la palma del martirio. Nella parte posteriore, invece, risultano disposti a semicerchio otto cippi, uno per ogni Comune, intervallati da cipressi e recanti i nomi di coloro che sono caduti in battaglia.
Il progetto, eseguito attorno al 1918 per commemorare gli ottocento caduti in guerra degli otto Comuni della Slavia italiana, fa parte di una serie di monumenti ai caduti che Raimondo D’Aronco realizza nel corso dei suoi ultimi anni di attività. Si ricordano a titolo esemplificativo anche il monumento al Fante sul Monte San Michele a Gorizia (1920) e quello di Buia da erigersi sulla sommità est di Monte (1924).
Barillari D., Un architetto cosmopolita in patria: l'attività di Raimondo D'Aronco in Friuli, in Un architetto cosmopolita in patria. Raimondo D'Aronco in Friuli, Udine 2022
Freni V./ Varnier C., Raimondo D'Aronco. L'opera completa, Padova 1983
Quargnal E./ Pozzetto M., D'Aronco Architetto, Milano 1982
Varnier C., D'Aronco in Friuli, in Atti del Congresso Internazionale di Studi su «Raimondo D'Aronco e il suo tempo». 1/3 giugno 1981, Udine 1982