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Il disegno si presenta praticamente identico a un altro foglio presente nell'album (D_11555). Quasi perfettamente sovrapponibili, se non per minime differenze, le due opere si presentano speculari rispetto a una terza composizione (D_11554), mantenendo il medesimo impianto e la stessa scansione spaziale tripartita: albero in primo piano, delimitato da rocce ricoperte di vegetazione; paesaggio collinare in secondo piano che si sviluppa su più livelli con inserimento di architetture (un castello appena abbozzato, ben riconoscibile negli altri fogli); le cime dei monti Tiburtini sullo sfondo.
Gli artisti, frequentemente, si dedicano allo stesso soggetto per catturare sfumature diverse, esplorare giochi di luce e ombra, o semplicemente per perfezionare la loro abilità tecnica. Nel caso della serie di disegni di Pietro Nobile, è plausibile che l'artista abbia deliberatamente selezionato un paesaggio amato, per poi intraprendere studi diversi finalizzati a sperimentare tecniche ed effetti diversi.
Pavan G., Pietro Nobile. Architetto (1776-1854). Studi e documenti, Gorizia 1998