a destra in basso: 9991
Carta giallina con alcune macchioline nere corrose e un disegno dettagliato ed elegante che distingue fra mezzo punto e ragnetti, intrecciati e a mezzo punto, realizzato in inchiostro marrone con doppie forature lungo le linee; forature si trovano anche per i picot, 3-5 fori al cm, ma non per il piede. Il fondo è forato a 48° con 0,25 cm fra i buchi orizzontali. Su un lato il disegno risulta tagliato in mezzo a un fiore.
Descrizione del cartone e merletto n. 9991 e n. 9991a. Trattandosi di campione e modello singoli, si presume che l’uno sia frutto dall’altro. Tuttavia, già ad una prima osservazione, si nota che, mentre il modello è pulito e nitido con particolari ben delineati, il campione di merletto, lavorato con filato fine, è grossolano e di altezza disomogenea. Il motivo consiste in un tralcio sinuoso che alterna un fiore di tipo labiato ad un grande fiore a sei petali, forse un giglio, con numerosi pistilli. Il merletto è goffo e interpreta in modo maldestro l’eleganza del modello. Non è chiaro se la difficoltà fosse solo di carattere tecnico o legata anche all’incomprensione del motivo, soprattutto per quanto concerne il fiore labiato.
Schoenholzer Nichols T., Schede, in I merletti del monastero di Sant'Orsola nelle collezioni dei Musei Provinciali di Gorizia, Gorizia 2011
Schoenholzer Nichols T., I merletti del "campionario" del monastero di Sant'Orsola di Gorizia, in I merletti del monastero di Sant'Orsola nelle collezioni dei Musei Provinciali di Gorizia, Gorizia 2011
Pillon L., Ritorno alle origini. Note sulla storia del monastero di Sant'Orsola di Gorizia fra Sei e Settecento, in I merletti del monastero di Sant'Orsola nelle collezioni dei Musei Provinciali di Gorizia, Gorizia 2011