disegno, Bolaffio Vittorio, XX

Il disegno raffigura sul recto un uomo di profilo sinistro seduto su una grossa fune arrotolata e con i piedi appoggiati su una bitta in riva al molo; sul verso una Marina, con figure su un molo e barche a vela all'orizzonte.

Il disegno del recto (cfr. Delneri 1999, D'Anza 2010) raffigura un uomo seduto di profilo sinistro su una grossa corda arrotolata con i piedi appoggiati su di una bitta in riva ad un molo. Esso fa parte di un folto gruppo di otto fogli, conservati tra i Musei Provinciali di Gorizia e il Museo Revoltella di Trieste (di cui quattro presenti in Sirpac, cfr. schede D 341, 355, 10122, 10129) che sviluppano con varianti nell'inquadratura più o meno ravvicinata, nel numero di figure, nello spazio più o meno ampio dato al paesaggio, un soggetto marinaro assai simile, ispirato alla vita del porto. Nel disegno in esame un uomo, forse lo stesso artista, contempla il mare illuminato dal sole seduto lungo un molo. Esso è databile per il soggetto raffigurato e sotto il profilo stilistico al 1925-1928 ca, negli anni un cui Bolaffio elaborava quel Polittico del porto, opera di grande respiro che rimase però incompiuta (il dipinto è in realtà un Trittico, conservato al Museo Revoltella di Trieste, cfr. D'Anza 2010). Sul verso l'artista abbozza una marina con figure sul molo e barche a vela all'orizzonte: secondo la Delneri (1999) lo schizzo fa parte di un gruppo di quattro, divisi tra Musei Provinciali di Gorizia e il Museo Revoltella di Trieste (presenti in Sirpac, cfr. schede D 348, 10131, 10834) tutti databili tra il 1925 e il 1928, nei quali Bolaffio rielabora una composizione che sfocerà nel dipinto Marina con uomo, oggi in collezione privata (cfr. D'Anza 2010) che fu esposto nel 1928 alla II Esposizione del Sindacato Fascista Regionale delle Belle Arti e del Circolo Artistico di Trieste.