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Figura femminile nuda seduta a terra, rivolta a destra, con le gambe piegate e il braccio destro posato sul ginocchio; lo sfondo è risolto in una composizione di forme astratte.
Per questo disegno non datato, ma riconducibile agli anni in cui è più forte nell’opera dell’artista il richiamo al postcubismo, vale quanto Campitelli (1998, p. 284) scrive a proposito di un disegno a china e pennello del 1954: "Černigoj in questo momento (‘54) intraprende la strada di una ricomposizione deformata delle strutture del corpo umano per allontanarsi progressivamente dal dato naturalistico. Di quest’epoca sono anche numerosi altri disegni cubistizzanti (v. Catalogo della mostra al Costanzi del ‘77, curato da Tullio Reggente) alcuni a semplice tratto nero, molto ispessito, che sintetizzano con grande potenza segnica nella riduttiva semplificazione, le sembianze del corpo femminile”. Risulta pertinente il confronto con "Figura femminile" del 1953 (cfr. Bonanomi, 2020, p. 101 fig. 171) per l’uso della pennellata franta accanto a quella decisa che traccia il contorno della figura, e per lo sfondo.
Bonanomi M., Černigoj e le avanguardie della Mitteleuropa, Trieste 2020
Campitelli M., Schede, in Augusto Cernigoj (1898-1985). La poetica del mutamento, Trieste 1998
Augusto Černigoj, Augusto Černigoj, Trieste 1977