disegno, Toulouse-Lautrec Henri, XIX

Oggetto
disegno
Soggetto
figura femminile
Autore
Cronologia
1894 - 1895
Materia e tecnica
carta/ tecnica mista
Misure
mm - altezza 200, larghezza 400
Codice scheda
D_9613
Collocazione
Cividale del Friuli (UD)
Palazzo de Nordis
Collezione Famiglia De Martiis
Iscrizioni

Figura femminile seminuda colta di tre quarti. La donna si protende verso il ginocchio destro nell’atto di sistemarsi una calza al ginocchio. Ha capelli rossi raccolti e intorno al collo è avvolto un foulard azzurro. Il fondo è indefinito, tratteggiato verticalmente da segni a pastello e lumeggiature.

Henri de Toulouse-Lautrec, rampollo di una famiglia aristocratica, col tempo si accosta alla vita bohemienne di Parigi di fine Ottocento, divenendo, attraverso la sua celeberrima attività artistica, il cantore della decadenza urbana e della dissolutezza di certi ambienti cittadini. Alla metà degli anni Ottanta si cala completamente nel variegato mondo di Montmartre documentando con uno stile a volte ironico a volte disincantato, quello che l’artista britannico William Rothenstein disse di lui, ovvero che “la debolezza umana giaceva nuda e indifesa davanti ai suoi occhi”. Ed ecco emergere dalla sua creatività una sfilata di personaggi frequentatori di sale da ballo, caffè concerto, spettacoli circensi e bordelli. Proprio quest’ultimi ambienti linceziosi sono il contesto dei soggetti femminili presenti nei disegni conservati a Palazzo de Nordis, qui in particolare la “Donna che si infila la calza”, figura femminile seminuda colta nell’atteggiamento sensuale di indossare o sfilarsi per l’appunto delle calze al ginocchio. Si tratta di una versione di una famosa opera dell’autore conservata al Musée Toulouse-Lautrec di Albi datata circa 1894 di dimensioni circa doppie rispetto a quella cividalese. La posa pressoché identica della giovane prostituta ritratta accumuna in modo quasi identico le due versioni, come anche la lumeggiatura bianca sul fianco e sul seno e il foulard avvolto attorno al collo. Tuttavia, se analizziamo con attenzione i tratti somatici del volto e la forma dei seni, vediamo nel caso di Cividale un tratto più marcato. La figura in entrambe le versioni si staglia su un fondale neutro dato dal colore del supporto, che rimane intonso nel caso di Albi mentre a Cividale è tratteggiato verticalmente da segni a pastello e lumeggiature. La tecnica pittorica pare abbastanza simile in tutti e due i casi: si tratta con probabilità della “peinture à l’essence” ovvero pittura ad olio con trementina abbinata all’utilizzo dei pastelli colorati. I supporti differiscono invece poiché il disegno della collezione De Martiis è su cartone mentre l’opera di Albi su tavola. Nella vasta produzione grafica di Toulouse-Lautrec i gradi di finitura differiscono sensibilmente per cui è molto difficile stabilire quali possano essere considerate opere finali o studi preparatori (non dimentichiamo che per l’autore i disegni avevano pari dignità della pittura e pertanto esposti e inseriti nel mercato collezionistico alla stessa stregua). Inoltre, a prescindere dal supporto, spesso lo schizzo preparatorio viene ripassato più volte e le pennellate con cui è eseguito assumono la stessa importanza di quelle del dipinto (C. Lloyd, “L’arte del disegno. Gli impressionisti e i postimpressionisti”, Giulio Einaudi editore, Torino, 2020, p. 265). Nel nostro caso è indubbio che si tratti in entrambe le versioni di studi preparatori per la incompiutezza di alcuni particolari, come le mani e la mancanza dei piedi e per il tratto rapido, ma asserire quale delle due versioni sia traduzione l’una dell’altra è abbastanza complicato, anche se il dipinto di Albi pare eseguito con mano più sicura e con maggior raffinatezza nella resa anatomica del corpo e nell’espressione del volto.

BIBLIOGRAFIA

Cisilino D./ Fogar L./ Olivieri M.C./ Bussolari D./ Princivalle A., Ragioni e risultati di una campagna diagnostica, in La collezione famiglia De Martiis a Cividale del Friuli, Cividale del Friuli (UD) 2020

Collezione Famiglia De Martiis Cividale, La collezione famiglia De Martiis a Cividale del Friuli, Cividale del Friuli (UD) 2020

Lloyd C., L’arte del disegno. Gli impressionisti e i postimpressionisti, Torino 2020